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Salario minimo, Bonetti: "Necessario far costare di meno lavoro a imprese"

07 giugno 2022 | 17.13
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

All’inaugurazione della 60esima edizione del Salone del Mobile di Milano tenutasi a Rho Fiera questa mattina era presente anche la Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, che ai microfoni del quotidiano d’opinione La Ragione - leAli alla libertà commenta così l’annuncio della Commissione Europea sulla direttiva UE sul minimo salariale. “Il minimo salariale è uno degli elementi che oggi è al dibattito europeo. Bene ha fatto l'Europa a darsi una linea di indirizzo. Io credo che oggi il tema dei salari sia un tema prioritario, non solo per l’elemento minimo ma perché è necessario far costare di meno il lavoro per le imprese. Dobbiamo ridurre il cuneo fiscale e aumentare la remunerazione per le lavoratrici e i lavoratori. Noi lo stiamo facendo in particolare per le donne, su questa linea della decontribuzione dobbiamo andare avanti con convinzione.”

“Dal punto di vista salariale l’Unione Europea ha approvato una risoluzione che adesso è al dibattito che impone il tema della trasparenza salariale per favorire una parità di compenso tra uomini e donne. L’Italia si è dotata di una legge importante (legge 162) che ha rafforzato gli strumenti di controllo e trasparenza. Noi nel PNRR abbiamo voluto ulteriormente incentivare questo tema. La strategia complessiva che il governo italiano ha messo in campo è del tutto coerente con lo spirito europeo. Sosteniamo con forza, da un lato da un punto di vista normativo, i controlli e la necessità di un'equità di trattamento economico e, dall’altro lato, l’incentivo alla promozione del lavoro femminile, della carriera delle donne e dell’inserimento delle donne anche nei settori più remunerati come quello scientifico-tecnologico”

In merito alle politiche sulle pari opportunità Bonetti dichiara a La Ragione: "Finalmente è legge il Family Act (legge 32/22) che investe nel lavoro femminile e risolve uno dei problemi critici del nostro Paese ovvero la non conciliazione tra la maternità e il lavoro. Troppe donne sono state costrette a rinunciare a lavorare o viceversa a non poter avere dei figli per mantenere il lavoro. Questo è inaccettabile e incompatibile con la nostra forma democratica. Il Family Act investe in lavoro femminile e sostegno alla genitorialità. Abbiamo inoltre portato avanti un altro strumento importante ovvero la certificazione per la parità di genere per le imprese che entrerà in vigore tra fine mese e inizio luglio. Con questa certificazione le imprese saranno sostenute a portare avanti percorsi di valorizzazione del lavoro e della leadership femminile e avranno vantaggi perché in primis pagheranno meno tasse, il lavoro femminile costerà di meno e avranno vantaggi anche nell’ambito del codice degli appalti.”

Un Salone del Mobile particolarmente importante non solo per il 60esimo anniversario ma anche per una importante leadership al femminile: “Per la prima volta, conclude la Ministra, una presidente donna del Salone del Mobile: è un passo storico e il segno di un settore nel quale l’imprenditoria femminile ha assunto un valore importante. Sono orgogliosa che questo importante appuntamento veda alla guida una donna capace. Io credo che il mondo dell’impresa italiana stia facendo passi avanti. È compito delle istituzioni favorire questo processo''.

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