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Saldi, dalle prove ai cambi ecco i consigli per fare buoni affari

02 luglio 2014 | 13.02
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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"Cambi, prova dei capi, pagamenti, prodotti in vendita e indicazione del prezzo. Sono questi i cinque principi di base da seguire per gli acquisti in saldo". Lo dice a Labitalia la Federazione moda Italia - Confcommercio che promuove, unitamente alle associazioni dei consumatori, sull'intero territorio nazionale, iniziative di trasparenza come 'Saldi chiari', 'Saldi trasparenti' e 'Saldi tranquilli'.

Cambio della merce acquistata - Si parte con 'Cambi', ovvero con la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato. "Un'opzione generalmente lasciata -avverte Federmoda- alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto".

Provare un capo - "La 'prova dei capi' -continua- non è obbligatoria: è rimesso, infatti, alla discrezionalità del negoziante. Riguardo poi ai 'Pagamenti', le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. E' previsto l'obbligo di accettazione dei pagamenti tramite pos (bancomat-carte di debito) sopra i 30 euro".

"I capi che vengono proposti in saldo -suggerisce Federmoda- devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia, nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. C'è, inoltre, l'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale".

Tra le diverse iniziative messe in campo da Federmoda, figura 'Saldi chiari' realizzata da FederModaMilano, unitamente a diverse associazioni dei consumatori come Comitato consumatori altro consumo, Associazione consumatori uniti,, Unione nazionale consumatori, Federconsumatori e Adoc. L'adesione a 'Saldi chiari', da parte degli operatori commerciali, comporta l'osservanza di semplici regole che comprendono anche i cinque principi base.

Il controllo della corretta osservanza del decalogo 'Saldi chiari' è demandata a un apposito 'Osservatorio' costituito fra le organizzazioni sindacali dei commercianti, le organizzazioni dei consumatori e con la partecipazione di un rappresentante dell'amministrazione comunale. L'Osservatorio, qualora riscontrasse irregolarità da parte dell'operatore commerciale aderente, potrà inibire all'operatore stesso la possibilità di esposizione del materiale pubblicitario relativo all'operazione in questione ed escludere l'azienda dal circuito "Saldi Chiari". Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese aderenti al saranno, invece, esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito presso la Camera di commercio di Milano.

Codacons: "Andrà meglio ma saldo sempre negativo" - ''I saldi estivi 2014 in partenza il 5 luglio a Roma andranno meglio rispetto agli scorsi anni, ma a fine periodo l'andamento delle vendite farà registrare ancora segno negativo''. Lo prevede il Codacons, che come ogni anno fornisce le stime ufficiali sulle tendenze dei consumatori nel periodo di sconti stagionali.

''Nella Capitale la contrazione degli acquisti da parte dei cittadini sarà più contenuta rispetto agli anni passati, grazie al bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi. Il bonus aiuterà il commercio, contribuendo a contenere la riduzione delle vendite, ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie preferiranno dirottare i soldi su consumi primari - spiega il presidente Carlo Rienzi - In ogni caso, si prevede un avvio dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo, attestandosi tra il -6% e il -9% rispetto al 2013, con una spesa procapite che non supererà quota 80 euro''.

''In particolare i cittadini si riverseranno negli outlet e nei centri commerciali, mentre soffriranno di più i negozi di periferia - dice il Codacons - Positive invece le vendite per le boutique d'alta moda e i negozi del centro, grazie alla presenza dei turisti stranieri''.

Anche il Codacons dà qualche consiglio - Il Codacons diffonde inoltre il decalogo per fare buoni affari, districarsi nella selva dei saldi e prevenire i sempre possibili trabocchetti: conservate sempre lo scontrino, non e' vero che i capi in svendita non si possono cambiare. ''Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare - spiega il Codacons - Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto''.

''Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce Saldo deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino - prosegue il Codacons - State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei piu' svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori''.

''Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete cosi' verificare l'effettivita' dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code - dice il Codacons - Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in piu' per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi''.

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