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Salgono i costi della monarchia inglese, tutta colpa della nuova casa di William e Kate

26 giugno 2014 | 18.05
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L’erario ha dovuto sborsare 4,5 milioni di sterline per rinnovare le 20 stanze che compongono l'alloggio londinese del duca e della duchessa di Cambridge e del principino George

(foto Xinhua)
(foto Xinhua)

La famiglia reale cresce e con lei i costi per il contribuente britannico. Dal documento presentato oggi al Parlamento di Westminster, nel quale sono indicate scrupolosamente tutte le voci di spesa dei reali, emerge che la monarchia nel 2013 è costata 35,7 milioni di sterline, con un aumento di 2,4 milioni di sterline rispetto all'anno precedente, al netto delle spese per la sicurezza. Tra le voci più controverse, quella per la ristrutturazione degli appartamenti di Kensington Palace dove risiedono William e Kate, che ha contribuito in maniera decisiva all'aumento della spesa totale.

Non si è trattato di una semplice 'rinfrescata' alle pareti e alle tappezzerie, come si evince dal conto di 4,5 milioni di sterline che l'erario ha dovuto sostenere per rinnovare le 20 stanze che compongono l'alloggio londinese del duca e della duchessa di Cambridge e del principino George. Questo, nonostante lo staff di William e Kate, come riferisce il Guardian, abbia spiegato che i lavori di "semplice ristrutturazione" siano stati fatti per rendere gli ambienti, che non venivano toccati da 50 anni, "molto confortevoli", ma senza eccessi.

Quattrocentomila sterline sono servite solamente per la rimozione dell'amianto presente nella struttura. William e Kate, hanno spiegato dallo staff reale, si sono mostrati "molto sensibili al fatto che per sostenere gran parte dei lavori venivano utilizzati soldi pubblici" e hanno fatto il possibile per mantenere bassi i costi, pagando di tasca propria il rifacimento di una delle due cucine dell'appartamento, la più piccola. Allo stesso modo, la giovane coppia reale ha provveduto personalmente alle spese per i tappeti, i tendaggi e il mobilio. A dare loro una mano, come si usa anche tra 'borghesi', il papà di William, il principe Carlo, e la nonna Elisabetta.

Sfogliando i ‘Royal accounts’, si comprende anche, conti per le ristrutturazioni a parte, una certa differenza, in materia di viaggi, tra le abitudini delle vecchie e nuove generazioni di reali. Il principe Carlo, per recarsi con un volo privato ai funerali di Nelson Mandela, ha speso 246.160 sterline. La predilezione per i voli privati è in generale una prerogativa dei reali di età più matura, come dimostra il costo di 14.692 sterline sostenuto per far volare il principe Andrea da Farnborough, nei pressi di Londra, fino in Scozia, per presenziare ad un torneo di golf.

Oppure le 350.413 sterline spese sempre da Carlo e dalla consorte Camilla per il volo privato che li ha portati prima nello Sri Lanka, in occasione del vertice del Commonwealth e poi in visita ufficiale in India. Sommando il costo dei biglietti dei voli di linea per lo staff al seguito, il costo totale del viaggio ammonta a 433.020 sterline. Il giovane principe Harry, ad esempio, per volare da Heathrow a Washington, Denver, New York e fare ritorno a Londra si è ‘accontentato’ di un biglietto di prima classe da 10.888 sterline.

Come al solito, il mezzo di trasporto più costoso (per chilometro percorso) a disposizione dei reali è stato ancora una volta il ‘Royal train’, il treno reale, utilizzato lo scorso anno tre volte dalla regina e sei volte dal principe Carlo per un costo di 123.083 sterline. Tuttosommato, continua pensare la maggioranza dei sudditi di sua Maestà, nel vale la pena. Come ha fatto notare Sir Alan Reid, il ‘contabile’ reale, in fondo il costo della Monarchia è di appena 56 pence a cittadino, poco più di un penny a settimana.

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