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Salute: adolescenti, donne e pensionati, web-dipendenza dilaga a ogni eta'

21 marzo 2014 | 14.30
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Milano, 21 mar. (Adnkronos Salute) - Ragazzi ossessionati dai videogiochi online, donne dipendenti dai social network, pensionati che si trasformano in internauti navigati con il pallino del gioco d'azzardo: ogni età ha la sua web-dipendenza. Non c'è più un identikit, "tutti siamo potenzialmente a rischio di diventare 'addicted'. La maggior parte delle persone si accorge di essere sul punto di oltrepassare i limiti e mette in atto meccanismi di compensazione. Chi resta imprigionato nel limbo sviluppa la dipendenza da Internet". E' questa la fotografia dei nuovi 'schiavi': dipendenti non da sostanze stupefacenti, ma dalle tecnologie e in particolare dalla Rete, che si trasforma in una vera droga della quale non si riesce più a fare a meno. A fare il punto è Paolo Antonio Giovannelli, direttore dell'Esc Team, un gruppo specialistico nato a Milano proprio per prendere in carico i casi di web dipendenza.

Un fenomeno dai contorni e dai numeri ancora da approfondire, spiega oggi durante il primo Congresso internazionale sugli 'Internet addiction disorders', in corso nel capoluogo lombardo. "I dati sono molto controversi. La dipendenza secondo la letteratura esistente riguarda dal 3 al 7% degli adolescenti. Ma queste sono prime valutazioni ipotetiche, basate sull'osservazione di una serie di fenomeni. Se allarghiamo il campo ai soggetti a rischio, i risultati delle indagini mostrano percentuali intorno al 30-50%". In questa zona grigia però rientrano anche le persone che sono in bilico sul debole confine fra realtà e mondo virtuale e riescono a non farsi risucchiare, "reagiscono. Il campanello d'allarme - avverte Giovannelli - scatta quando la persona ha ormai perso il piacere del contatto umano, la capacità di adattarsi ai bisogni della scuola, del lavoro, della vita sociale e familiare".

Un genitore di un bimbo di due anni, per esempio, "che torna a casa e si mette a giocare a un videogioco o a navigare sul web lasciando il bambino da solo a giocare, perde la capacità di fruire del contatto con la realtà, perde di vista che c'è qualcosa di più importante e di più gratificante del mondo virtuale in cui si è chiuso, evitando e non riuscendo più ad affrontare in maniera efficace le frustrazioni e le paure legate al suo ruolo di genitore. Ci sono dunque dei comportamenti davanti ai quali bisogna dire basta". La web-dipendenza può avere conseguenze estreme: "C'è chi ha perso il lavoro, chi non riesce a uscire o a staccarsi dallo schermo". I segnali sono "noia, frustrazione, sofferenza, perdita di opportunità e capacità lavorative, calo del rendimento scolastico, perdita di amicizie, inclinazione all'aggressività", elenca Giovanelli. Un fenomeno che sta diventando sempre più trasversale. (segue)

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