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Salute: allarme allergie a Roma, inquinamento sotto accusa

09 aprile 2014 | 19.53
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Milano, 9 apr. (Adnkronos Salute) - A Roma è allarme allergie e gli esperti riuniti a congresso puntano il dito contro la 'mal'aria'. "La situazione a Roma e nel Lazio è preoccupante", avverte Domenico Schiavino, direttore dell'Istituto di allergologia e della Scuola di specializzazione in allergologia del Policlinico Gemelli. "Le allergie e i pazienti aumentano a causa dell'inquinamento ambientale", e "sebbene il Lazio non sia una regione a grande sviluppo industriale, lo smog della Capitale è sufficiente per aumentare il livello medio di incidenza. Abbiamo rilevato - tesimonia - che tantissime persone che nelle altre regioni avevano soltanto modesti disturbi, una volta a Roma hanno presentato disturbi via via maggiori. Questo perché lo smog veicola più profondamente le particelle polliniche per le vie respiratorie, provocando una maggiore sensibilizzazione e una maggiore facilitazione di disturbi respiratori e polmonari".

I principali nemici del respiro dei romani sono le graminacee, i cipressi nel periodo pre-primaverile, e la parietaria officinalis. "E' facile incontrare in giro per Roma, città di vecchie rovine e muri antichi, cespugli di parietaria", riferiscono gli specialisti riuniti all'Ergife Palace Hotel da oggi fino al 12 aprile, per il 4° Congresso Ifiaci (Federazione delle società italiane di immunologia, allergologia e immunologia clinica) e il 27° Congresso nazionale della Siaaic (Società italiana allergologia, asma e immunologia clinica). "Questi sono estremamente offensivi, perché hanno pollini minuscoli che penetrano profondamente per le vie respiratorie, provocando in poco tempo sintomi asmatici".

"Preoccupanti anche le impollinazioni di graminacee, una delle allergie più diffuse nel Lazio - proseguono gli esperti - ma nel periodo estivo è in arrivo anche l'allergia all'ambrosia, uno dei maggiori responsabili di allergie respiratorie negli Usa, sbarcato in Italia circa 15 anni fa per l'intensificarsi dei viaggi aerei. Nelle province di Rieti, Frosinone e Latina, invece, sono in aumento le allergie all'ulivo". Tra le proposte degli allergologi per la città di Roma, "puntare maggiormente a migliorare la qualità dell'aria, e sostituire piante e alberi, più presenti da un punto di vista ornamentale, con altri arbusti meno allergizzanti, come stanno facendo in alcune città nel nord d'Europa. (segue)

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