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Salute: balbuzie per 600 mila italiani, attori e tablet per governarla

01 aprile 2014 | 13.03
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Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Sono circa 600 mila gli italiani con problemi di balbuzie. "Si va da disturbi lievi a forme importanti, con molte sfaccettature. E non è un caso che, a fronte di un problema così diffuso, siano proliferati, spesso su internet, corsi in cui 'maghi e stregoni' promettono di risolvere il problema in 15 giorni, magari in cambio di migliaia di euro. Bisogna essere chiari: la balbuzie si governa, si gestisce e si arriva a correggere anche con notevoli miglioramenti. Ma i risultati dipendono dalla gravità del problema e da fiducia, motivazione ed empatia con l'operatore: occhio alle false promesse". Parola di Tiziana Rossetto, presidente della Federazione italiana logopedisti, che spiega all'Adnkronos Salute: "oggi si sfruttano molto le nuove tecnologie, come i tablet, per filmare e studiare simulazioni e 'allenamenti'. Ma anche i corsi di teatro e le tecniche dell'attore".

Quando iniziano le difficoltà con le parole? "Esitazioni e interruzioni sono fisiologiche nei bimbi fino a 2 anni e mezzo-3, poi il problema scompare nel 90% dei casi, naturalmente. Ma in altri questo non accade. Occorre una valutazione che escluda origini neurologiche o psicologiche", come un problema di ansia da prestazione nei piccoli. "A quel punto - dice Rossetto - riconosciamo il disturbo, che oggi viene trattato spesso in età prescolare. La balbuzie si manifesta con ripetizioni di suoni o di sillabe, all'inizio di una parola o di una frase, con prolungamenti di vocali e blocchi, pause che impediscono la continuità dell'eloquio fino a far perdere il filo del discorso a chi ascolta. E questo può essere un problema: la balbuzie mette ansia nell'interlocutore, anche e soprattutto se si tratta di mamma e papà. Ma chi balbetta può 'impantanarsi' anche in mezzo a una frase, inserire parole solo per riempire dei vuoti". (segue)

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