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Salute: boom allergie a piante medicinali, rischi con chewing gum alle erbe

14 aprile 2014 | 16.11
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Roma, 14 apr. (Adnkronos Salute) - Cresce il consumo di prodotti a base di piante medicinali in Italia, ma aumenta anche il rischio di reazioni allergiche indesiderate e a volte poco conosciute. Se n'è discusso durante il quarto Congresso Ifiaci e il 27esimo Congresso Nazionale della Siaaic, Società italiana allergologia, asma e immunologia clinica, a Roma. Qui è stata presentata un'analisi completa di tutte le piante medicinali e delle relative reazioni avverse, come le dermatiti da contatto: in particolare si è parlato di Achillea millefolium, Aesculus ippocastanum, Aloe africana e Curcuma longa. Come accade con i farmaci, anche queste erbe possono provocare reazioni allergiche. E lo stesso accade nel caso di gomme da masticare alle erbe o travel gum, spiegano gli esperti.

"Anche chewing gum e travel gum - dice Sebastiano Gangemi, direttore Uoc e Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica all'Università di Messina - sono in grado di evocare risposte molto severe a livello della mucosa del cavo orale. Questi prodotti vengono normalmente usati per veicolare nicotina, scopolamina e per il trattamento della cinetosi. La cannella e la camomilla, ad esempio, possono essere presenti come fragranze anche in dentifrici e colluttori: contenendo molte sostanze farmacologicamente attive, possono provocare reazioni avverse a carico dei tessuti orali, quali vescicole, ulcerazioni, esfoliazioni gengivali, cheratosi ed erosioni".

"Il congresso di quest'anno costituisce un evento importante perché da pari dignità a tutte le componenti dell’allergologia e dell’immunologia clinica italiana e ristruttura la società ponendo nuove basi - dichiara Giorgio W. Canonica, neopresidente Siaaic e direttore clinica malattie respiratorie e allergologia dell'Università di Genova - Anche le aree tematiche di interesse in modo da dare eguale importanza anche a tutti gli argomenti che fanno parte della materia. La partecipazione di oltre 500 specialisti da tutta Italia sottolinea l’importanza specifica del programma". Le piante medicinali, ricordano gli esperti, sono particolarmente usate tra le patologie non severe, ma anche come tisane, ansiolitici, antidepressivi, per i disturbi del post menopausa e per la guarigione di ferite. Alcune vengono assunte anche per lenire i dolori mestruali e del parto, per la depressione, la sindrome del colon irritabile, a dimostrazione del fatto che, con il passare degli anni, il loro uso e abuso sta crescendo esponenzialmente. (segue)

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