Napoli, 23 apr. (Adnkronos Salute) - Sì a qualunque iniziativa mirata alla ricerca scientifica nella Terra dei fuochi, perché "bisogna che si faccia tutto quello che può servire per liberare il popolo da questa sciagura". Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli), tra i simboli della lotta dei comitati nella Terra dei fuochi, accoglie positivamente la proposta lanciata dalla rivista 'Nature', che all'area tra le province di Napoli e Caserta colpita dal fenomeno dello sversamento e del rogo di rifiuti tossici dedica un editoriale intitolato 'Un'eredità tossica'. L'idea, sposata dalla rivista scientifica, è del direttore scientifico dell'Istituto Pascale di Napoli: destinare fondi strutturali della Commissione europea agli studi sulla Terra dei fuochi.
"Questo scempio ambientale sta facendo pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane alla povera gente e alle giovani mamme - dice all'Adnkronos don Patriciello - per questo ben venga qualunque iniziativa che possa far luce su quanto sta accadendo. Noi siamo semplici sentinelle, raccogliamo sul territorio il grido di dolore delle persone e lo portiamo a chi di dovere. Tocca poi alla scienza indagare e alla politica risolvere il problema. Guai a confondere le carte in tavola - aggiunge don Patriciello - Il problema è politico e la scienza non deve essere l'ancella della politica, ma avere una sua autonomia e lavorare in umiltà alla ricerca della verità. I dati sono ormai chiari, in questa zona ci si ammala e si muore di più e il nosto Dna non può essere impazzito all'improvviso".
