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Salute: e' la prima cosa che conta per 80% italiani, ma 36% la trascura (2)

20 febbraio 2014 | 12.38
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(Adnkronos Salute) - Gilberto Riggi, direttore medico di AstraZeneca Italia, commenta così la scala dei valori tricolore: "E' estremamente interessante osservare come i cittadini italiani attribuiscano sempre più importanza alla salute. E' un dato che fa riflettere e che deve spingere ancor di più ogni operatore del sistema salute a impegnarsi al massimo nella promozione della ricerca e del progresso scientifico, per migliorare la qualità di vita delle persone e facilitare la soddisfazione di questo grande bisogno di salute che emerge nella popolazione".

Quasi un quarto degli italiani (il 23%) - emerge ancora dall'indagine - non è contento della propria situazione economica, e l'insoddisfazione è aumentata negli ultimi 2 anni (+5 punti). Tra i problemi più sentiti spicca anche la mancanza di tempo, segnalata dal 21%. Diminuiscono poi, come prevedibile, i connazionali appagati dal proprio lavoro (dal 45% al 39%), mentre reggono i rapporti familiari (molto positivi per il 69%), amicali (62%) e sentimentali (58%). In generale, negli ultimi 2 anni sono raddoppiati i pessimisti: oggi si dicono sfiduciati quasi 3 italiani su 10 (27%) contro il 14% del 2011, e il 14% crede che la situazione sia destinata a peggiorare nei prossimi 3 mesi. Resiste, ma è in netto calo, uno zoccolo duro di ottimisti: il 14%, contro il 30% di un anno fa, ritiene che la situazione non possa peggiorare ancora e dunque non possa che migliorare. I più ottimisti sono uomini (70% contro 66% delle donne), del Sud (71% contro 68% al Nord e 61% al Centro), giovani (under 34 nell'81% dei casi) e in prevalenza laureati (88%).

Salvo eccezioni, in conclusione, in tempi di crisi dilaga lo stress che sempre più spesso sembra senza rimedio: anche quando la tensione è alle stelle, il 40% del campione non riesce a concedersi una pausa e il numero dei connazionali costretti a rinunciare a questo 'lusso' è cresciuto di 12 punti percentuali nell'ultimo anno (28% nel 2012). Ma cosa fanno, gli italiani ai tempi della crisi, quando arrivano sull'orlo della crisi di nervi? Il 29% cerca un conforto medico; uno su 2 si affida ad amici o familiari, e uno su 3 prega: cerca cioè conforto nella fede, o nelle pratiche religiose in generale.

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