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Salute: 'epidemia dolce' tra bimbi italiani, troppo zucchero per 90%

19 marzo 2014 | 18.16
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Milano, 19 mar. (Adnkronos Salute) - 'Basta un poco di zucchero e la pillola va giù'. Il motto di Mary Poppins ha conquistato generazioni di bimbi, e di mamme. Che troppo spesso lo applicano alla lettera, con il risultato che in Italia 9 bambini su 10 consumano troppo zucchero già prima di compiere 1 anno. I livelli assunti ogni giorno sono ai massimi consentiti già nei primi 12 mesi di vita. Un''epidemia dolce' che rischia di allevare un esercito di potenziali obesi, diabetici, cardiopatici e con i denti malati. Lo dimostra lo studio Nutrintake, condotto da Gianvincenzo Zuccotti, direttore Clinica pediatrica dell'ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, su un campione di oltre 400 bambini della Penisola dai 6 ai 36 mesi.

"La preferenza per il gusto dolce è innata e contribuisce ad influenzare le preferenze alimentari per tutta la vita", avverte Claudio Maffeis, professore associato di Pediatria all'università di Verona. Ma se è vero che "gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano", va sottolineato che "la nostra dieta ha già a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei bambini senza forzature". Invece "spesso tendiamo ad addolcire eccessivamente gli alimenti e a preferire cibi ricchi di zuccheri. Questi errori, se diventano abitudini, possono influenzare negativamente la salute futura dei bambini". Rischi confermati anche da una ricerca dei Cdc americani, pubblicata di recente su 'Jama', che dimostrano la correlazione tra eccesso di zuccheri e comparsa di malattie cardiovascolari gravi.

"Gli zuccheri - ricorda Maffeis - sono di due tipi: semplici, tipicamente il cucchiaino di saccarosio che aggiungiamo, e complessi, prevalentemente amidi. Gli zuccheri semplici rilasciano energia immediata, mentre quelli complessi danno energia con gradualità. E' soprattutto con gli zuccheri semplici, aggiunti agli alimenti, che tendiamo ad eccedere per i nostri bambini. Se pensiamo che in natura non esistono carboidrati a rilascio immediato, ci rendiamo conto di quanto possa essere opportuno limitare l'aggiunta di zucchero. Anche la frutta, naturalmente dolce, fornisce in realtà un complesso di zuccheri 'buoni' che portano con sé altre importanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali eccetera, con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto". (segue)

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