(Adnkronos Salute) - "In Usa sempre più ricerche si stanno occupando dei rischi genetici legati all'inquinamento ambientale - suggerisce Proietti, anche componente della commissione delle patologie ambientali dell'Omceo L'Aquila - ma lo fanno anche scienziati italiani come Rosita Gabbianelli dell'Università di Camerino che da oltre 15 anni lavora sul legame tra pesticidi e Parkinson. E' chiaro - continua - che anche per quanto riguarda l'autismo servono più ricerche e studi epidemiologici. Ma dai dati che cominciano ad emergere, ad esempio dalla Terra dei fuochi o dalla zona dell'Ilva di Taranto, emerge chiaramente che sono in aumento le patologie del neurosviluppo".
Il Congresso nazionale sulle patologie ambientali è organizzato da Omceo L’Aquila con il supporto della Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e progettato in collaborazione con Alba Auxilia. L'obiettivo è di creare interdisciplinarità tra i tanti interlocutori interessati: specialisti con competenze ecologiche, biologiche e cliniche. Così da comprendere il ruolo dei diversi contaminanti negli alimenti e le patologie correlate alle sostanze xenobiotiche, ovvero di origine naturale o sintetica, ma comunque estranee all'organismo.