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Salute: esperto, Renzi sveglio all'alba? Se non e' breve dormitore rischia

28 febbraio 2014 | 16.01
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Milano, 28 feb. (Adnkronos Salute) - Matteo Renzi, neo presidente del Consiglio 'tecno-dipendente', twitta alle 6.43 del mattino documentando con tanto di foto by-night di Palazzo Chigi il suo lavoro antelucano "sui dossier più urgenti del Governo". Secondo Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell'ospedale San Raffaele di Milano, presidente eletto della World Associaton of Sleep Medicine (Wasm), delle due l'una: "O il premier appartiene alla cosiddetta categoria dei 'brevi dormitori', ai quali bastano poche ore di sonno per affrontare riposati e performanti una nuova giornata, oppure potrebbe rischiare la salute" e non solo. "Tra gli i pericoli della deprivazione cronica di sonno - spiega infatti l'esperto all'Adnkronos Salute - c'è anche un riposo insufficiente delle zone anteriori del cervello. Quelle deputate a prendere le decisioni più importanti". Aree chiave, dunque, per chi promette di far 'cambiare verso' all'Italia.

Essere già in piena attività prima dell'alba accomuna due gruppi di persone: "Da un lato le cosiddette 'allodole', quelle cioè che vanno a letto molto presto e riescono quindi a svegliarsi prima che il sole sorga, ma non mi sembra possa essere il caso di un politico impegnato come Renzi - analizza Ferini Strambi - dall'altro i brevi dormitori, quelli che dormono pochissimo e tuttavia sono in grado di trarre da un breve sonno tutti i benefici del riposo notturno". Soggetti 'benedetti' alla nascita da un Dna fortunato: "Un particolare assetto genetico che caratterizza il 5% circa della popolazione generale". Uomini che in genere, lo insegna la storia, sono destinati a una vita da leader: da Alessandro Magno a Giulio Cesare, da Napoleone ad Andreotti, fino a Berlusconi. Passando da figure controverse come Mussolini. (segue)

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