(Adnkronos Salute) - "Uno dei problemi che stanno emergendo ultimamente per l'acqua che esce dal rubinetto di casa - evidenzia Vitale - è quello della contaminazione della fonte di approvvigionamento dell'acquedotto, soprattutto se arriva da acque superficiali come laghi o fiumi, con i metaboliti di farmaci. Un allarme lanciato anche dall'Oms nel 2011 con una monografia. In Italia - puntualizza - sono diverse le città (Torino, una parte di Firenze, Ferrara dal Po) che si riforniscono da bacini o fiumi".
Infine, ricorda il docente, "non bisogna dimenticare le troppe deroghe date all'Italia e ad alcune Regioni per quanto riguarda la contaminazione dell'acqua con l'arsenico. Dieci anni fa sono stati rivisti i limiti, abbassandoli. Da allora, mentre chi imbottiglia è riuscito a eliminare il problema con gli abbattitori, molti comuni, ad esempio dell'Alto Lazio e recentemente si è scoperto anche la zona di Roma Nord, ancora non si sono adeguati e hanno continuato a erogare l'acqua con valori fuori norma per il metallo. Un danno - conclude - per la popolazione lasciata spesso senza informazioni adeguate".