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Salute: l'igienista, acque minerali sicure, ma pubblicita' 'gonfia' qualita'

27 maggio 2014 | 14.37
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Roma, 27 mag. (Adnkronos Salute) - Sono sicure, super controllate e molto amate dagli italiani che ne consumano miliardi di litri ogni anno. Le acque minerali per arrivare sul tavolo delle famiglie o nei ristoranti "devono superare molti e diversificati controlli da parte di Asl, Arpa, ed enti terzi come le università. Le criticità possono nascere però se non si rispettano le norme nel trasporto e nella conservazione delle bottiglie in Pet. Inoltre, oggi la pubblicità punta molto sulle informazioni commerciali mentre dovrebbe invece comunicare meglio quali sono i vantaggi di queste acque". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Matteo Vitali, docente di Igiene dell'Università Sapienza di Roma e responsabile del laboratorio che si occupa delle analisi di oltre 30 acque minerali italiane. Uno dei primi in Italia e con maggiore esperienza.

Dietro i consigli commerciali, che promuovono le qualità di molte acque minerali, "ci sono studi - aggiunge Vitali - che analizzano clinicamente il contenuto del liquido che sgorga dalla fonte e i suoi effetti sulla salute di un campione di soggetti che vengono testati. Ci sono infatti acque che possono favorire la diuresi o la digestione, ma non certo tutte". Queste proprietà sono la conseguenza della grande varietà e peculiarità idrogeologica del territorio nazionale che negli anni ha permesso l'affermarsi del mercato delle 'minerali.

Come si spiega allora il successo negli anni di questo prodotto? "Gli italiani consumano molta acqua in bottiglia perché è una nostra abitudine berla a tavola - osserva l'esperto - rispetto ad altri paesi in cui si consuma normalmente la birra o l'acqua non c'è proprio. Storicamente, le sorgenti sono legate al territorio, ogni comunità ha la sua e spesso si sceglie quella". (segue)

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