Speranza: "Politiche per la salute mentale chiave per ripresa economica e sociale". A Roma la seconda Conferenza nazionale
"Desidero rivolgere un sentito saluto alla seconda conferenza nazionale della salute mentale, realizzata dal ministero della Salute a venti anni dalla prima edizione: offre l'occasione di riflettere sulle relative patologie. L'Italia è stata pioniera in tema ponendo le basi per il superamento di limiti e barriere nella tutela delle persone con malattie psichiche. La cura della malattia mentale costituisce una sfida complessa e richiede che i più fragili siano seguiti e tutelati in conformità ai diritti costituzionali". E' il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviato alla seconda Conferenza nazionale per la salute mentale che si apre oggi a Roma.
"Va rivolta attenzione alle famiglie che, con sacrificio e dedizione, suppliscono ai limiti strutturali di un sistema che anche la pandemia ha contribuito a mettere ulteriormente a dura prova. Compito delle istituzioni è quello di mettere in campo ogni azione per promuovere la solidarietà nei confronti dei più deboli, rimuovendo gli ostacoli all'integrazione e alla crescita della personalità nella società civile, garantendo il rispetto della dignità del malato - sottolinea Mattarella - Nel rinnovare l'apprezzamento per l'iniziativa e per l'impegno quotidiano a servizio dei più fragili. Formulo i migliori auguri di buon lavoro".
L'INTERVENTO DI SPERANZA
"La salute mentale è un obiettivo che riguarda tutti noi: non c'è salute senza salute mentale e senza salute mentale non c'è né ripresa né resilienza. Le politiche sulla salute mentale sono una parte importante delle azioni necessarie per contrastare la pandemia e promuovere sviluppo economico e sociale" ha evidenziato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento all'apertura dei lavori.
"Ribadisco l'impegno - ha aggiunto Speranza - per promuovere e rilanciare l'assistenza territoriale per la salute mentale, assumere la comunità come cornice fondamentale di riferimento, proteggere i diritti umani e la dignità delle persone con sofferenza mentale, favorire una presa in carico inclusiva e partecipata, migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi per pazienti e operatori. C'è l'intento - ha aggiunto - di promuovere un importante cambiamento culturale e organizzativo, a partire dal rinvigorimento della struttura ministeriale che si occupa di salute mentale, procedendo con azioni sia legate alla situazione emergenziale sia di carattere strutturale".
"Stiamo negoziando proprio in questi giorni l'utilizzo dei fondi strutturali che potrebbero essere destinati alla salute mentale delle 7 Regioni del Sud con specifici progetti e interventi e un forte intervento nazionale a sostegno delle realtà meno attrezzate" ha poi annunciato il ministro della Salute. Sottolineando la necessità di "una maggiore dotazione di risorse" e della "diffusione delle buone pratiche" su questo fronte, Speranza ha spiegato che "possiamo lavorare con le Regioni e province autonome su almeno due possibili fonti di finanziamento: quota parte dei fondi del 21 vincolati al perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale e i fondi ex articolo 20 per l'edilizia sanitaria".
"Nei giorni scorsi il Gabinetto del ministero della Salute ha inoltrato alla Conferenza Stato-Regioni la bozza di documento e lo schema di accordo per il superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, discusso e approvato dal tavolo tecnico per la salute mentale. E' un provvedimento importante, di grande valenza etica, che risponde alle numerose sollecitazioni e raccomandazioni di vari enti e istituzioni, come il Comitato di bioetica" ha affermato il ministro della Salute. "Riconosciamo anche noi l'obiettivo internazionale di promuovere il definito superamento di queste pratiche in tutti i luoghi della salute mentale entro il triennio 2021-2023", ha sottolineato Speranza, ribadendo che la "salute mentale è una priorità per l'azione del nostro Governo".
"Sulle Rems è intervenuta proprio ieri la Consulta con l'ordinanza numero 131 finalizzata ad acquisire specifiche informazioni indispensabili ai fini della decisione. Sulle Rems stiamo lavorando con il ministro Cartabia, le Regioni e le province autonome, e daremo subito seguito alle osservazioni della Consulta a partire dall'istituzione dell'Osservatorio di monitoraggio per cui siamo in attesa della nomina dei rappresentanti delle Regioni" ha sottolineato Speranza.
"Favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la salute mentale e in generale far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze e ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana". E' il messaggio di Papa Francesco inviato ai partecipanti alla conferenza.
"Questo evento mi offre l'opportunità di esprimere la stima della Chiesa e mia personale per i medici e gli operatori sanitari coinvolti in questo delicato campo. Il loro impegno nel venire incontro alle condizioni di quanti soffrono di disturbi psichici, offrendo loro terapia opportune, è un grande bene per le persone e per la società - ha osservato il Santo Padre - Risulta, pertanto, di massima importanza avere sempre più consapevolezza dei requisiti professionali umani richiesti per la cura di questi nostri fratelli e sorelle. Essi nella sensibilità che accompagna la loro fragilità, hanno avvertito con particolare gravità i devastanti effetti psicologici della pandemia".
"E' dunque auspicabile che da una parte non manchi il potenziamento del sistema sanitario di tutela della malattia mentale, anche mediante il sostegno alla realtà impegnata nella ricerca scientifica patologie e dall’altra parte si promuovano le associazioni e il volontariato che si pongono accanto ai malati e loro familiari - ha aggiunto il Santo Padre - E' tanto importante coinvolgere il contesto vitale nel quale si trova inserito il paziente, affinché non gli venga a mancare il calore e l’affetto di una comunità. La stessa professionalità medica trae beneficio della cura integrale della persona. Curare il prossimo non è solo un lavoro qualificato ma una vera e propria missione, che si realizza pienamente quando la conoscenza scientifica incontra la pienezza dell’umanità e si traduce nella tenerezza che sa avvicinare e prendere a cuore gli altri".
"La pandemia ha posto gli operatori sanitari di fronte a enormi sfide, mostrando a tutti la necessità di disporre formule appropriate di assistenza sanitaria per non lasciare indietro nessuno e prendersi cura di tutti in modo inclusivo e partecipato. La vostra Conferenza nazionale va in questa direzione e, nel ringraziare voi e quanti a vari livelli si impegnano ad alleviare il dolore di chi soffre, desidero esprimere il mio caloroso incoraggiamento a proseguire sulla seconda via della cura solidale", conclude Papa Francesco.