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Salute: preoccupano traumi testa nel calcio, portieri e difensori piu' a rischio

10 febbraio 2014 | 15.41
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Roma, 10 feb. (Adnkronos Salute) - (Embargo alle 17) - Un duello in area per arrivare a colpire la palla di testa può trasformarsi in un duro colpo alla nuca e causare una concussione. Una tipologia di trauma cranico senza perdita di coscienza, che però può alterare le funzioni neurali e percettive se non viene diagnostica immediatamente. Secondo lo studio di revisione del Neuroscience Research Program dell'ospedale S.Michael di Toronto, pubblicato su 'Brain Injury', le concussioni rappresentano dal 5,8% all'8,6% degli infortuni durante le partite di calcio. I difensori e portieri sono i ruoli più a rischio: per i secondi - spiegano gli esperti - il pericolo diminuisce man mano che invecchiano e diventano più consapevoli della loro posizione in relazione alle uscite e ai pali della porta.

Il 41,1% delle concussioni cerebrali è provocato dal contatto della testa del giocatore con un gomito, un braccio o una mano dell'avversario o di un compagno. Mentre il 58,3% vede coinvolti in un duello aereo due calciatori. "A causa della natura di questo sport i giocatori sono particolarmente vulnerabili ai traumi alla testa e al collo - spiega la ricerca - La maggior parte è causata dal contatto accidentale o inatteso tra compagni di squadra, avversari o con il terreno. Ma si sa ancora poco sulle conseguenze cognitive e comportamentali a lungo termine di questi traumi sugli atleti, che spesso sono vittime di commozioni cerebrali ripetute". Sono più di 265 mln le persone che praticano questo sport nel mondo, di cui 27 mln in Nord America.

"Le concussioni possono verificarsi anche più volte nella carriera di un calciatore - avverte Tom Schweizer, autore della ricerca - e questo può comportare rischi sconosciuti legati al declino cognitivo nel breve o lungo termine. Ma i giocatori rappresentano anche un'occasione unica per studiare se gli impatti concussivi (lievi e moderati) cumulativi possono influenzare, in modo simile a quello che avviene nelle commozioni cerebrali, le funzioni cognitive".

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