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Salute: primavera anticipata fa esplodere allergie 'invernali'

19 febbraio 2014 | 18.09
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Salute: primavera anticipata fa esplodere allergie 'invernali'

Roma, 19 feb. (Adnkronos Salute) - Starnuti, naso che prude e 'cola', tosse, occhi rossi e irritati. "La primavera anticipata ha scatenato reazioni inattese in adulti e bambini, che in questi giorni si trovano a fare i conti con fastidi fuori stagione. Colpa dei pollini di betulla, nocciolo e cipresso, già in fiore. E se al Nord le piogge tengono più sotto controllo i fastidi, al Centro-Sud questo caldo improvviso e il bel tempo seguito alle alluvioni insidiano il respiro degli allergici". Parola di Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia presso l'ospedale Bambino Gesù di Roma, che all'Adnkronos Salute segnala "nel 2014 primi casi di allergia già in gennaio, per colpa di un inverno mite e delle fioriture anticipate di nocciolo e betulla".

"Dopodichè, nei giorni delle alluvioni, il maltempo ha pulito l'aria. In quelle settimane - riferisce Fiocchi - abbiamo registrato reazioni allergiche legate alle muffe. Mentre ora vediamo già le allergie tipicamente primaverili. Ecco dunque che, in caso di sintomi sospetti, pensare semplicemente a un virus potrebbe contribuire a mascherare un'allergia". Nel caso dei più piccoli, l'esperto invita le mamme a tenere d'occhio sintomi insoliti. "Se il bambino inizia a strofinare spesso il naso sulla spalla della mamma o contro la manina, ha episodi di sangue dal naso, fa strani versi e smorfie simili a tic, ecco che bisogna sospettare un'allergia. Sintomi più comuni, ma anche più vaghi, sono starnuti, tosse, occhi rossi e acqua dal naso".

A fare attenzione alle reazioni devono essere anche i non allergici, adulti e bambini: ogni anno, infatti, le allergie si manifestano in persone che prima non ne soffrivano. "E' bene rivolgersi a uno specialista, che diagnosticherà l'allergia e individuerà l'approccio più corretto. In alcuni casi, infatti, è bene intervenire con farmaci, in altri con vaccini, e in altri ancora - conclude - è più opportuno attendere per monitorare le reazioni".

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