(Adnkronos Salute) - Per promuovere la conoscenza di questa complessa condizione e sensibilizzare l'opinione pubblica, nel 2007 l'Onu ha istituito una giornata dedicata ai malati, alle loro famiglie e alla ricerca. Il giorno scelto è il 2 aprile e quest'anno sarà celebrato con un evento speciale in cui Roma sarà protagonista. L'appuntamento - alle 21 all'Auditorium del Massimo all'Eur, biglietti da 10 a 20 euro - sarà condotto da Elisabetta Pellini e Gianluca Nicoletti che al complesso rapporto con il figlio autistico ha dedicato il libro 'Una notte ho sognato che parlavi'. L'intero ricavato della serata andrà all'Associazione culturale pediatri (Acp). L'obiettivo è lavorare sulla diagnosi sempre più precoce della patologia, con l'istituzione di corsi specifici per far conoscere agli operatori degli asilo nido di Roma i campanelli d'allarme per identificare i bambini a rischio Dsa.
"Tutti pensano che l'autismo, fenomeno di cui non si conoscono le cause, sia ancora un mistero - spiega Selene Colombo, regista di 'Ocho pasos adelante' - Ed in gran parte lo è, ma su una cosa la comunità scientifica internazionale e l'Organizzazione mondiale della sanità sono unanimi: nell'ammettere quanto sia importante la diagnosi precoce possibilmente entro i primi 2 anni di vita". Partendo da questa considerazione, e dal fatto che non esiste ad oggi un'informazione efficace su quanto sia possibile, accessibile e facile riconoscere i sintomi dell'autismo, "l'idea di fare un film si è presto trasformata in un dovere sociale e in una mia profonda esigenza personale. Ma - conclude la regista - onestamente non pensavo che il mio documentario sarebbe stato scelto all'estero per fare lezioni sull’autismo e che sarebbe approdato nel sacro tempio del palazzo di vetro delle Nazioni Unite".
"Sono felice di contribuire ad un evento importante come questo - ha spiegato Pier Cortese, tra gli artisti che partecipano al concerto - e ringrazio gli organizzatori di avermi invitato. Il 2 aprile è il momento dell'attenzione verso il mondo dell'autismo e verso la diagnosi sui bimbi più piccoli. Spero che la musica possa contribuire ad accendere una luce azzurra ancora più intensa. Io ce la metterò tutta. Vi aspetto in tanti".