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Salute: scienza e calcio alleati per valorizzare giovani talenti sportivi

05 aprile 2014 | 16.42
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Roma, 5 apr (Adnkronos Salute) - Come massimizzare le performance di un atleta? Qual è l’allenamento più efficace per prevenire gli infortuni? La scienza si applica al calcio e può dare le risposte. È l’expertise scientifico messo al servizio dello sport che scende in campo grazie alla convenzione firmata da università Cattolica del Sacro Cuore - Centro di ricerca in Biochimica e Nutrizione dello Sport (Cribens) e Lega Pro. I ricercatori dell’università Cattolica studieranno i giovani atleti da un punto di vista genomico e molecolare per massimizzare il loro talento e contribuire ad individuare il ruolo di gioco per cui sono più tagliati.

Il progetto verrà presentato ai club di Lega Pro del Centro-Sud lunedì, dalle ore 10.00 a Roma, presso la sede della Scuola Superiore di Polizia durante l'incontro "Nuovi criteri di selezione e gestione del talento della Lega Pro: dalle rappresentative ai Club". Un appuntamento, che segue l’analogo meeting con i club del Centro-Nord svolto nelle scorse settimane a Milano, e al quale saranno presenti il commissario tecnico della nazionale Lega Pro, Valerio Bertotto, insieme allo staff tecnico e medico della nazionale.

"Gli studi hanno l’obiettivo di verificare i risultati della scienza su una popolazione selezionata e di atleti - dichiara Francesco Ghirelli, direttore Lega Pro - al fine di collaborare con lo staff medico e tecnico per rendere maggiormente efficaci le attività di preparazione atletica. E’ un lavoro triennale, svolto direttamente sul campo, a disposizione degli atleti della nazionale 'Under 18' Lega Pro e di tutti i nostri club. La conoscenza biologica del giovane calciatore permette di lavorare sulle caratteristiche che si possono migliorare per consentire di ridurre gli errori e di salvaguardare la sua salute, come già avviene in Spagna, Brasile, Australia, Cina e Russia. La chiave per vincere - conclude Ghirelli - è personalizzare dieta e allenamento. Si può infatti migliorare la prestazione ed insieme prolungare il periodo di attività agonistica di alto livello personalizzando allenamento e alimentazione dell’atleta e scegliendo il ruolo più adatto a lui".

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