Singapore, 10 mar. (Adnkronos Salute) - Triplicate a Singapore da gennaio ai primi di marzo le vendite di mascherine hi-tech e purificatori domestici dell'aria, rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. A segnalarlo è lo 'Straits Times', che ha sondato una serie di rivenditori locali, mentre dal Governo assicurano di avere ancora scorte per 16 mln di mascherine N95, capaci di filtrare particelle da 0,3 micrometri. Il nemico, a differenza di quanto accade a Pechino, non è lo smog, ma l'haze, la nebbia che odora di legna bruciata, frutto dei roghi della vicina foresta, favoriti dal clima insolitamente asciutto.
Per proteggersi dall'odore di legna bruciata, i singaporiani e gli espatriati arrivano a sborsare anche 1.200 dollari in valita locale (oltre 700 euro), pur di dotarsi di un purificatore-umidificatore domestico, simile a un piccolo condizionatore, o di apposite mascherine filtranti. E dai negozi moltiplicano gli ordini, per non restare sguarniti.