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Salute: Veronesi, piano globale per uso intelligente acqua e svolta 'veg'

09 aprile 2015 | 11.00
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Non solo nutrire il pianeta. Lo scienziato Umberto Veronesi prende spunto da Expo 2105 per suggerire la necessità di un piano mondiale per usare l'acqua in modo intelligente. Un vero progetto considerato che l'oro blu ormai è un dato chiave per la sopravvivenza della specie.

Salute: Veronesi, piano globale per uso intelligente acqua e svolta 'veg'

"Non solo nutrire il Pianeta, ma anche dissetare il Pianeta. Sono i grandi temi con cui dobbiamo confrontarci, l'inevitabile completamento di Expo Milano. L'acqua è un bene troppo prezioso, per il quale si sono anche scatenate guerre. Serve un piano a livello mondiale per usare la quantità disponibile con intelligenza". Ne è convinto lo scienziato italiano Umberto Veronesi che, a Milano presentando il ciclo di convegni 'Pianeta vita' organizzati dalla Fondazione Veronesi nell'ambito di 'Aquae Venezia 2015' (esposizione collaterale di Expo Milano che verrà inaugurata il 3 maggio a Venezia), ha lanciato un monito: "Dobbiamo renderci conto che non è più possibile sprecare e le nostre abitudini alimentari dovranno necessariamente vertere verso la scelta vegetariana".

La scienza, sottolinea, "può e deve fare ancora molto, deve uscire dalla 'torre d'avorio', dai laboratori e dagli istituti di ricerca, per occuparsi dei grandi problemi dell'umanità, dalla fame alle grandi epidemie, dalla mortalità neonatale al rispetto per l'ambiente e la biodiversità, dalla ricerca di fonti di energia all'acqua appunto. Sono convinto che a ottobre", al termine dei tre appuntamenti scientifici previsti nel capoluogo veneto, "avremo un progetto intelligente che possa darci una mano per il futuro sulle risorse idriche. La quantità di acqua che abbiamo oggi e che potremo avere in previsione è un dato chiave per la sopravvivenza della specie. Nel mondo aumentiamo di circa 1 miliardo ogni 10 anni. Fino a quando ci sarà cibo e acqua a sufficienza? Serve un piano intelligente a tutti i livelli: dall'evitare gli sprechi al migliorare le reti di distribuzione, fino a trovare una maniera per purificare l'acqua inquinata. Siamo alle soglie di soluzioni interessanti e abbiamo un grande impegno davanti".

Il tema della svolta vegetariana è caro all'ex ministro della Sanità: "Tutti sanno - spiega Veronesi - che sono un vegetariano e penso che il consumo carne voglia dire soprattutto consumare una quantità enorme d'acqua. Noi dobbiamo alimentare e abbeverare oggi 4 miliardi di animali d'allevamento per dare un po' di carne a una parte già sovranutrita della popolazione mondiale. L'intera catena produttiva per ottenere un chilo di carne richiede circa 15 mila litri d'acqua, mentre per ottenere un chilo di cereali, e quindi di pane, sono sufficienti meno di mille litri".

Per fortuna, aggiunge, "metà della popolazione mondiale è vegetariana. L'altra metà 'carnivora' ha quasi un problema di coscienza". Meglio seguire l'esempio della metà 'green'? "Certo - assicura Veronesi - Come diceva lo scienziato Albert Einstein, dobbiamo diventare tutti vegetariani per necessità non per scelta. Perché non c'è scelta". Oggi, continua, "ci confrontiamo con il grande problema della siccità e della carenza di acqua, soprattutto pura. Di acqua ce n'è tanta sulla terra, ma il 98% è confinato negli oceani. Del 2% che rimane, metà è bloccata nei ghiacci e solo l'1% è utilizzabile".

Sarà il rapporto fra acqua e vita il tema conduttore del ciclo di convegni promosso dalla Fondazione Veronesi. Il primo ('Acqua e sicurezza alimentare') è in programma il 6 e 7 maggio. Segue 'Cibo, acqua e salute' il 19 e 20 giugno e chiude la serie 'Acqua, opportunità e sfide per il futuro' il 2 e 3 ottobre (partner ufficiale dei convegno 'Pianeta Vita' è Novartis). Tre appuntamenti per approfondire sul paino scientifico i temi più urgenti legati alle risorse idriche. "Oggi la diseguaglianza fra chi soffre di malnutrizione e chi si ammala perché mangia troppo è una minaccia alla salute globale e un oltraggio all'intelligenza - incalza Veronesi - In particolar modo sono inaccettabili le difficoltà di accesso all'acqua di buona parte dell'umanità".

Nella peggiore delle ipotesi, sottolinea Chiara Tonelli, prorettore alla Ricerca dell'università Statale di Milano, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Umberto Veronesi e responsabile del coordinamento scientifico dei tre convegni, "a metà di questo secolo saranno 7 miliardi di persone in 60 Paesi a soffrire di scarsità di acqua. Nella migliore delle ipotesi saranno 2 miliardi in 48 Paesi. Questo dipenderà dalla crescita della popolazione e anche dall'adozione di politiche adeguate. Dopo la green revolution del '900, è l'era della 'blue revolution'. La sfida per un impiego più sostenibile dell'acqua può essere vinta solo applicando in maniera coordinata e integrata nuovi approcci socio-economici, agronomici, tecnologici, genetici e biotecnologici".

'Aquae Venezia 2015' è in programma nel capoluogo veneto dal 3 maggio al 31 ottobre, con il patrocinio di Expo Milano 2015. Fra gli eventi in calendario, il 21 e 22 maggio Unesco Wapp (World Water Assessment Programme) promuoverà il convegno di dibattito sul Rapporto sullo sviluppo delle risorse idriche, presentato in anteprima mondiale a Nuova Delhi il 22 marzo, Giornata mondiale dell'acqua. E poi c'è il ciclo di expo-conference 'Pianeta Acqua' promosso da eAmbiente: 8-9 maggio focus sull'acqua come chiave per la crescita del pianeta; 24-26 giugno sotto i riflettori l'acqua come via di trasporto, nella produzione energetica e nell'industria; 7-10 ottobre protagonista il tema del servizio idrico integrato.

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