(Adnkronos Salute) - "Bisogna innanzitutto evitare di essere morsi", premettono gli esperti del Cav di Pavia. "E' quindi necessario un invito alla prudenza: evitare di spostare massi, tronchi o peggio ancora mettere le mani in anfratti rocciosi, tra l'erba o nei cespugli. E' sempre opportuno 'avvertire' della nostra presenza muovendo l'erba con un bastone prima di passare o di sedersi. La vipera, infatti, morde quando colta di sorpresa".
"Fortunatamente - precisano i tossicologi - non tutte le serpi che incontriamo sono velenose, ma in caso di morso di serpente, bisogna adottare i corretti comportamenti per non peggiorare la situazione. Occorre mantenere la calma e chiamare il 118; se si escludono i rarissimi casi di reazione anafilattica al veleno di vipera, normalmente la progressione del quadro clinico è molto lenta e c'è tutto il tempo per attendere i soccorsi o raggiungere un ospedale. Prima dell'arrivo in ospedale è molto importante non posizionare lacci, non utilizzare strumenti per cercare di aspirare il veleno e soprattutto non incidere la zona nella speranza di farlo uscire. Qualora ci si debba muovere dal luogo dell'evento, l'arto colpito deve essere mobilizzato il meno possibile. Comunque, è sempre indicata la valutazione presso un servizio ospedaliero dove, anche grazie alla consulenza tossicologica di un Centro antiveleni, verrà impostato il monitoraggio clinico adeguato e praticata la terapia antidotica specifica, se e quando indicato". L'antidoto è "un farmaco che può essere somministrato solo in ospedale e da un medico".