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Digitali e sempre connessi, 1 italiano su 3 'bocciato' in seduzione

17 ottobre 2014 | 14.42
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Digitali e sempre connessi, 1 italiano su 3 'bocciato' in seduzione

(Adnkronos Salute) - Pessime notizie per gli 'eredi' di Casanova. Gli italiani non sanno più sedurre come una volta, e la colpa è di tablet, smartphone e altri dispositivi hi-tech. Stare sul web, chattare, mandarsi Sms e condividere foto ha fatto perdere le capacità di conquistare una donna o un uomo. Il mondo virtuale non corrisponde a quello reale e qui le persone hanno paura di mostrarsi. Secondo un sondaggio dell'Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), eseguito su un campione di 300 persone tra i 25 e i 40 anni, un italiano su tre ammette di avere difficoltà nel sedurre un uomo o una donna. E a confidare questa 'impasse' sono soprattutto gli uomini.

Secondo i dati del sondaggio, quando si vuole conquistare qualcuno ormai si usa ormai sempre più spesso la tecnologia; si parla molto ma solo via chat, Facebook, WhatsApp. L'incontro vero, quello fisico che prima o poi dovrebbe avvenire, è in due casi su tre considerato 'problematico' e 'imbarazzante': è difficile nell'incontro reale, quando ci si deve guardare negli occhi, mantenere l'immagine virtuale che abbiamo creato. "Sono le insicurezze sul proprio corpo, il proprio modo di essere, a rendere difficile la seduzione - afferma all'Adnkronos Salute Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente Eurodap - Nel mondo virtuale siamo portati a nascondere ciò che non accettiamo di noi stessi e ci mostriamo diversi da quelli che siamo; basta pensare alla selfie-mania. Tutti si mostrano bellissimi nelle foto che pubblicano sui loro profili Facebook o Instagram, mai un volto stanco o dimesso". Eppure la realtà è molto diversa.

"Il rapporto vero, faccia a faccia, e la comunicazione a tu per tu sono molto più complessi e si basano su messaggi verbali, mimica facciale, sguardi, atteggiamenti, movimenti e posizioni delle braccia, delle gambe, toni della voce. Il linguaggio del corpo - dice l'esperta - comunica e potrebbe aiutare moltissimo nella seduzione, ma se noi fossimo convinti di ciò che siamo. Per questo, quando dopo aver parlato e riparlato in chat, aver costruito un contatto basato spesso sulla recita di un sé virtuale, ci si ritrova di fronte alla persona in carne e ossa, non si sa più come comportarsi, ci si sente impacciati, inadeguati: come un attore a cui hanno tolto il copione e che deve attingere alle sue risorse".

Tutto ciò "ci rende insicuri, mettendoci in uno stato di disagio all'idea dell'incontro reale, che spesso si preferisce evitare continuando a costruire storie emozionanti e fantastiche, ma che non diverranno mai realtà", dice Vinciguerra, supervisore dell'Emdr Italia. "Ma la seduzione è un'arte che si può imparare. Aiuta in primo luogo a conoscere se stessi, ad accettarsi, ma anche a imparare a conoscere gli altri e capire come affascinarli", precisa la psicoterapeuta che all'Eurodap segue corsi di seduzione sia per uomini sia per donne.

A scuola di seduzione "s'impara, attraverso lezioni teoriche, il significato della comunicazione non verbale e l'importanza dell’autostima, per poi fare esercizi pratici. Il tutto - assicura l'esperta - serve a migliorare le relazioni tra i due sessi e quelle di scambio", per imparare a conoscere veramente gli altri e alimentare la fiducia in se stessi. L'approccio si basa sulla psicologia positiva, esercizi di bioenergetica e rilassamento ed Emdr, un trattamento che ricorre ai movimenti oculari, ma anche ad altre forme di coinvolgimento uditivo o tattile, per ottenere la stimolazione bilaterale celebrale.

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