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Animali: studio svela vita segreta dei panda, non sono così solitari

27 marzo 2015 | 16.17
LETTURA: 4 minuti

Un team di scienziati Usa rompe i tabù sulla vita segreta dei panda giganti: gli esperti hanno mappato gli spostamenti di 5 esemplari in una riserva naturale cinese, con una sorta di 'stalking elettronico'. La sorpresa più grande? Scoprirli vicini anche fuori dalla stagione dell'accoppiamento

Un panda nella Riserva naturale di Wolong, Cina. Immagine della Michigan State University
Un panda nella Riserva naturale di Wolong, Cina. Immagine della Michigan State University

Una finestra sulla vita segreta dei panda giganti. Pacifici e dall'aspetto tenero, 'discreti' e serafici, questi abitanti silenziosi delle foreste di bambù continuano ad affascinare il mondo intero. Di loro si è sempre saputo poco, complice l'atteggiamento ultra protettivo del governo cinese nei confronti di una specie animale costantemente sull'orlo del rischio estinzione, per via della sua 'pigrizia' riproduttiva. Ora un team di scienziati rompe i tabù e scopre che i panda non sono poi così solitari come si crede. I ricercatori della Michigan State University sono riusciti nell'impresa di 'mappare' gli spostamenti di 5 esemplari allo stato brado, con l'ausilio di collari Gps. Una rivoluzione epocale. Perché da più di 10 anni l'uso di questi strumenti hi-tech era vietato dalle autorità.

E proprio grazie a questo 'stalking elettronico' oggi si sa di più su come vivono. I dati raccolti dagli esperti e pubblicati sul 'Journal of Mammalogy' riservano sorprese: c'è qualche traccia di interazione che emerge dalla mappa dei loro movimenti. "Abbiamo dato una sbirciatina alla società segreta dei panda giganti. Una grande opportunità per scoprire un mondo finora a noi sconosciuto", sottolinea Jindong Zhang, coautore dello studio e ricercatore del Csis (Center for Systems Integration and Sustainability) nell'ateneo a stelle e strisce. Tutto grazie a Pan Pan, Mei Mei e Zhong Zhong, 3 femmine adulte, alla più giovane Long Long e a un maschio di nome Chuan Chuan. I 5 esemplari sono stati monitorati dal 2010 al 2012 nella riserva naturale di Wolong, nella Cina sud-occidentale.

"Finora - assicura la ricercatrice Vanessa Hull - non avevamo un quadro preciso di dove andassero e dei loro cambiamenti di posizione da un giorno all'altro". Con la tecnologia sono saltati fuori diversi dettagli. Una delle sorprese più grandi? I panda sembrano restare uniti qualche volta. Rinomati per la loro vita solitaria, 3 animali del gruppo osservato - Chuan Chuan, Mei Mei e Long Long - si trovavano nella stessa parte del bosco contemporaneamente per diverse settimane in autunno. Un periodo insolito, al di fuori della consueta stagione dell'accoppiamento che è in primavera. "E questa potrebbe essere la prova che non sono così 'individualisti' come pensiamo", riflette Zhang.

Il maschio Chuan Chuan gironzola intorno e gli scienziati ipotizzano che trascorra il tempo a controllare le femmine nei dintorni e ad avvertirle della sua presenza marcando la zona con il suo odore. Come? Strofina le sue ghiandole 'puzzolenti' contro gli alberi. Altre informazioni preziose riguardano le strategie alimentari, gli spostamenti inseguendo il bambù, il ritorno in luoghi dove forse per loro era più facile comunicare con i vicini. La mole di informazioni su come i panda usano il loro spazio arriva in un momento particolarmente cruciale. Il governo cinese ha di recente pubblicato un report che segnala una crescita di quasi il 17% nella popolazione dei panda selvatici, salita a quota 1.864. Anche l'habitat è migliorato. Anche se gli esperti avvertono: l'impatto dell'uomo e dei cambiamenti climatici gettano ancora ombre sul loro futuro.

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