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Expo: tornare alla dieta del Dopoguerra, consigli da Manifesto esperti

04 giugno 2015 | 13.55
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E' uno dei consigli che arrivano dal 'Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva per il quadriennio 2015-2018', presentato oggi nella Milano dell'Expo dall'Adi, l'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica

Expo: tornare alla dieta del Dopoguerra, consigli da Manifesto esperti

"Variare il più possibile l'alimentazione nel rispetto della tradizione alimentare del primo Dopoguerra": un ritorno al passato per contrastare l'epidemia di sovrappeso e obesità che in Italia colpisce il 30,7% dei bambini già a 8-9 anni (dati 'Okkio alla salute' 2014) e il 42% dei 18-65enni ('Passi' 2013), con costi pari a circa 2,5 miliardi di euro l'anno al netto della spesa ospedaliera (Fondazione economica Tor Vergata 2012). "Recuperare il modello alimentare mediterraneo in grado di fornire il giusto apporto di nutrienti" è uno dei consigli che arrivano dal 'Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva per il quadriennio 2015-2018', presentato oggi nella Milano dell'Expo dall'Adi, l'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica.

Nel documento - rivolto alle Istituzioni ma anche al grande pubblico, elaborato e sottoscritto da 19 società scientifiche, 12 università, 6 Fondazioni e centri di ricerca e 5 associazioni di cittadini e pazienti, con il patrocinio di Padiglione Italia - vengono indicate le 10 sfide da vincere a tavola e al primo posto c'è proprio la pandemia di chili di troppo. Sono infatti 1,9 miliardi gli adulti sovrappeso nel mondo, di cui 600 milioni obesi (dati Oms 2014). Per alleggerire il carico sulla bilancia, gli autori del rapporto invitano a riscoprire un'alimentazione sobria, frugale e conviviale, costituita principalmente da olio di oliva, cereali (grano, mais, orzo, farro, avena), vegetali di stagione, legumi, frutta fresca e secca, spezie, pesce (1-2 volte a settimana) e modiche quantità di carne (specie se processata), latticini e vino (massimo 2 bicchieri al giorno).

Fra gli altri suggerimenti messi nero su bianco nel Manifesto: pesarsi una volta al mese; calcolare e tenere sotto controllo l'indice di massa corporea (preoccuparsi non solo se è alto, ma anche se è inferiore a 18,5); misurarsi il girovita a livello dell'ombelico (non dovrebbe superare gli 80 cm nelle donne e i 94 nell'uomo, ma oltre gli 88 cm per lei e i 102 per lui è necessario rivolgersi al medico); non rischiare diete fai-da-te; fare almeno 30 minuti di camminata a passo veloce o 10 mila passi al giorno. Contro le carenza nutrizionali, infine, la 'prescrizione' è di esporsi alla luce solare 20 minuti al giorno per 5 giorni a settimana; dosare la vitamina D dopo i 60 anni, e assumere adeguate quantità di cibi ricchi di acido folico (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, arance, legumi, cereali, limoni, kiwi, fragole).

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