Il freddo è arrivato in Italia e a breve dovrebbe essere anche la volta della neve, per la gioia dei tanti che non vedono l'ora di infilarsi scarponi e sci. Quando si pratica lo sci alpino, le ginocchia sono la parte del corpo più esposta al rischio di lesione: quasi l’80% dei traumi distorsivi conseguenti alla pratica di questo sport riguardano proprio questa articolazione, avverte Lucio Genesio, medico dello sport della Riabilitazione ortopedica e sportiva di Humanitas Gavazzeni. Vanno allenate le ginocchia, dunque, ma anche il cervello.
"Non è solo una questione di ossa. I problemi legati alle ginocchia - spiega l'esperto - riguardano soprattutto le lesioni legamentose, che coinvolgono a volte il legamento crociato anteriore. La sua rottura è un infortunio che richiede spesso un intervento chirurgico di ricostruzione, soprattutto se chi si infortuna intende riprendere a praticare sport a un certo livello".
Cosa fare, allora, per non rimetterci le ginocchia? Chi pratica sport invernali, lo sa bene, anche se non sempre lo fa. Prima di usare sci e scarponi è bene prepararsi in modo adeguato all’attività fisica che si svolgerà sulle piste. "La ginnastica presciistica è importante - sottolinea - perché consente di potenziare la muscolatura, soprattutto delle gambe e del tronco, e quindi rendere il fisico più preparato a resistere a eventuali traumi. Certamente anche il ginocchio trae giovamento da questa attività fisica, da svolgere in palestra già a partire da qualche settimana prima l’avvio della stagione invernale".
Non solo. Per prevenire gli infortuni, soprattutto quelli delle ginocchia, bisogna allenare a dovere anche il cervello, afferma Genesio. "La stabilizzazione del ginocchio non è solo una questione di forza. È importante arrivare all’appuntamento con la neve preparati anche dal punto di vista delle capacità coordinative, stimolando la cosiddetta propriocezione".
"Per ottenere questo risultato - aggiunge - bisogna allenare il cervello a contrastare i repentini cambi di posizione che il nostro corpo può subire conseguentemente a stimoli accidentali esterni (provocati ad esempio da una perdita di equilibrio). Il cervello deve saper indicare al corpo, in tempi brevissimi, quali siano i movimenti da adottare per ritornare alla posizione corretta".
Per allenare il cervello, con la ginnastica propriocettiva, "si lavora in palestra utilizzando pedane o tavolette con cui possono essere ricreate le condizioni di instabilità analoghe a quelle di chi sta sugli sci. In questo modo si sollecitano le ginocchia ottenendo un duplice effetto: si rafforza la muscolatura e si abitua il cervello a prevenire e contrastare in modo automatico le situazioni più a rischio, tutte le volte che si presentano". Un metodo molto utilizzato da chi pratica sci a livello agonistico, ma che può certo essere utile anche agli sciatori della domenica.
In generale, questi i consigli di Corrado Bait, ortopedico e traumatologo dell’Unità operativa di ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport all'Humanitas, per arrivare in forma all'appuntamento con sci e snowboard.
- Esercizi per rinforzare la muscolatura. Oltre agli esercizi per braccia e gambe, "un ruolo importantissimo è rappresentato dal 'core stability', cioè quell’insieme di esercizi utili a tonificare la muscolatura che circonda il nostro baricentro e a migliorare la coordinazione e l’equilibrio che, di fatto, costituiscono la base per affrontare tutti gli sport".
- Coordinazione e propriocezione. "Non bisogna dimenticarsi degli esercizi di coordinazione propriocettiva con le tavolette o il tappeto elastico oppure gli esercizi con la fitball".
- Tonificazione e perdita di peso. Se qualcuno, prima di salire sugli sci o sullo snowboard, vuole anche dimagrire, all’attività anaerobica di rinforzo muscolare per lo sci "deve abbinare un allenamento aerobico, come la corsa o la bicicletta".
- Occhio a sci e scarponi. La prevenzione degli infortuni passa anche dalla revisione dell'equipaggiamento. "Sembra banale, ma lo ricordo sempre: l’attrezzatura va revisionata a ogni stagione, in particolare lamine, solette ee attacchi, senza dimenticarsi dei sistemi di protezione quali il casco, obbligatorio fino ai 14 anni, ma altamente consigliato a ogni età", raccomanda Bait.
- Rispettare le norme di sicurezza su impianti e piste da sci.