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Pediatria: effetto fratellino, averne uno fa bene alla linea

11 marzo 2016 | 15.30
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Avere un fratellino riduce i rischi di obesità (Foto Fotogramma)
Avere un fratellino riduce i rischi di obesità (Foto Fotogramma)

I fratelli fanno bene alla salute, anzi alla linea, specialmente se sono minori. Secondo uno studio americano condotto dall'università del Michigan, infatti, essere il figlio o la figlia maggiore rispetto a un nuovo arrivato (maschio o femmina che sia) significa avere un rischio ridotto di sovrappeso e obesità. Ma attenzione, l'effetto fratellino è 'a tempo': perché il fardello portato dalla cicogna abbia davvero un peso positivo sulla bilancia del resto della prole, è meglio che il nuovo fiocco venga messo sulla porta prima che l'altro figlio cominci la scuola elementare.

La ricerca è finanziata dai National Institutes of Health e sarà pubblicata in aprile su 'Pediatrics'. Il lavoro ha coinvolto 697 bambini attraverso gli Stati Uniti e indica che la nascita di un fratello, soprattutto quando il figlio maggiore ha fra i 2 e i 4 anni, è associata a un indice di massa corporea (Bmi) migliore entro l'inizio del ciclo scolastico di primo grado. I bambini della stessa età che non hanno fratellini, invece, hanno circa il triplo delle probabilità di arrivare sui banchi di scuola già obesi o in sovrappeso.

"Lo studio indica che avere fratelli minori, rispetto ad averne di maggiori o a non averne affatto, è correlato a un rischio inferiore di ingrassare - spiega Julie Lumeng, pediatra comportamentale e dello sviluppo al C.S. Mott Children's Hospital di Ann Arbour, autore senior della ricerca - Tuttavia, al momento abbiamo davvero poche informazioni su come la nascita di un fratellino possa 'plasmare' il rischio di obesità durante l'infanzia. Questo studio è ritenuto infatti il primo a indagare sulle conseguenze dell'arrivo di un fratello minore sul Bmi del figlio più grande".

Una possibile spiegazione per il dato osservato, ipotizzano gli autori dello studio, potrebbe essere che dopo la nascita di un altro figlio i genitori cambiano in meglio il modo di nutrire la prole. E adottare queste correzioni quando si è piccoli, negli anni successivi può produrre effetti positivi sulla 'taglia'. I ricercatori riflettono inoltre sul fatto che, dopo l'arrivo di un fratellino o di una sorellina, i bambini potrebbero tendere ad assumere uno stile di vita meno sedentario: sessioni ridotte di tv, computer o videogame, e più giochi 'attivi' di relazione, a tutto vantaggio del Bmi.

"Abbiamo bisogno di un nuovo studio - dice Lumeng - per valutare se la nascita di un fratellino produce cambiamenti, anche lievi, nei figli maggiori in termini di abitudini alimentari e attività fisica".

"I tassi di obesità infantile continuano a rappresentare un motivo di forte preoccupazione - riflette l'esperta - Se la nascita di altri figli cambiasse davvero i comportamenti all'interno della famiglia in modo da renderli protettivi contro il rischio di accumulare chili di troppo", queste modifiche legate all'effetto fratellino "potrebbero essere prese a modello anche da altri genitori". In definitiva, "comprendere meglio il possibile legame tra fratelli e peso può aiutare operatori sanitari e famiglie a definire nuove strategie per far crescere i bambini più sani".

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