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Lancette avanti

È tornata l'ora legale: più luce e qualche disagio per la salute

27 marzo 2016 | 09.42
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È tornata l'ora legale. Un’ora in meno di riposo, qualche disagio per la salute di milioni d’italiani. "Sarà come un mini jet-lag", soprattutto per i 'tiratardi', persone che hanno già un ritmo del sonno ritardato. Lo spiega all'AdnKronos Salute il neurologo Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell'Irccs San Raffaele Turro di Milano e presidente dell'Associazione mondiale di medicina del sonno (Wasm).

Con un'ora in meno per dormire, il risveglio potrebbe infatti non essere proprio piacevole e per 3 o 4 giorni si potrebbe accusare "una maggiore sonnolenza al mattino, essere più facilmente irritabili, e provare un po' più di spossatezza. Ma poi tutto torna come prima". E ancora, "qualche fastidio in più lo proveranno le persone abituate a orari fissi per pasti e sonno, come i bimbi e gli anziani, che avvertono di più il cambiamento d'orario".

Ma lo specialista rassicura: "Si tratterà di uno scombussolamento contenuto. In fondo è come affrontare un minimo cambiamento del fuso", solo un'ora. E gli esperti concordano sul fatto che disagi più consistenti cominciano ad avvertirsi con uno spostamento di almeno 2-3 ore. L'unica fetta di popolazione che non avrà particolari problemi è invece rappresentata dalle 'allodole', "meno del 10% di italiani" abituati ad andare sotto le lenzuola presto alla sera e a svegliarsi di buon'ora. Un partito meno nutrito, perché "in generale noi siamo impostati in maniera tale che è molto più facile spostare il nostro sonno un'ora avanti piuttosto che indietro". Contro la notte 'accorciata' per legge si sono levate negli anni le voci di diversi gruppi di ribelli. L'anno scorso era stata la volta dell'European society for biological rithms (Esbr), scienziati esperti di ritmi biologici che hanno lanciato un appello all'Europarlamento per l'abolizione del 'Daylight Saving Time', l'ora legale. "Il problema forse - osserva Ferini Strambi - è che bisognerebbe tenerla fissa per sempre, senza fare avanti e indietro con le lancette, se è ormai dimostrato che da un punto di vista economico il fatto di sfruttare la luce naturale porta vantaggi in termini di risparmio energetico".

La scienza mette in guardia anche su un'altra potenziale 'vittima': a risentire del cambio imposto dall'ora legale potrebbe essere il cuore. "Alcuni anni fa erano venute fuori indicazioni in questo senso da lavori condotti su piccoli numeri - ricorda il neurologo - Si segnalava un aumento delle patologie cardiocircolatorie verosimilmente correlato alla privazione di sonno, perché dormendo di meno aumentano i livelli di cortisolo", l'ormone dello stress. Oggi "un nuovo studio condotto in Colorado (Usa) dall'università di Denver va in questa direzione. Gli autori hanno preso in considerazione in maniera controllata i pazienti che arrivavano in ospedale per essere sottoposti ad angioplastica coronarica per un problema di infarto acuto. E hanno osservato che c'era un picco proprio il lunedì successivo al cambio dell'ora legale . Lo studio si è basato su dati dal 2010 al 2013 e in tutti gli anni l'impennata riguardava solo il lunedì, segno forse del fatto che, se degli effetti ci sono, non si protraggono per più giorni".

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