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La nutrizionista, sì alla 'batata' cruda o cotta contro il diabete

14 novembre 2016 | 18.41
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 RILEVAMENTO  DEL VALORE DI GLICEMIA/Fotogramma - FOTOGRAMMA
RILEVAMENTO DEL VALORE DI GLICEMIA/Fotogramma - FOTOGRAMMA

La batata per combattere il diabete. Nella buccia di questo tubero c’è una sostanza, il Cajapo, che sembra avere effetti benefici sia sulla riduzione del colesterolo sia della glicemia. "La batata o patata dolce, nonché patata americana, è una radice tuberosa appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, originaria dell'America del Sud ed è arrivata a noi tramite Cristoforo Colombo. Non contiene solanina come le patate, appartenendo ad un’altra famiglia, anche se ne ricorda l’aspetto", spiega Serena Missori, specialista in Nutrizione, Endocrinologia e Diabetologia.

"La batata - prosegue l'esperta nella Giornata mondiale del diabete - contiene carboidrati, fibre (circa 3 g), vitamina A, vitamina C, potassio, magnesio, ferro e calcio, flavonoidi, antociani. In virtù dei costituenti si può dire a tutti gli effetti che ha potere antiossidante e anti-aging. Questo tubero ha ottenuto il punteggio più alto in una classifica sui vegetali più salutari grazie alla elevata concentrazione di principi attivi benefici anche nella buccia e può essere consumata anche cruda – afferma Missori - Uno studio clinico ha dimostrato che il Cajapo riduce la glicemia, i valori di HbA1C (emoglobina glicosilata) e l’insulino resistenza in pazienti affetti da diabete di tipo 2 dopo 5 mesi di assunzione giornaliera di 4 g di Cajapo".

Secondo l’esperta "la batata è un alimento molto utile da consumare con frequenza per ottenere: un effetto antiaging e antiossidante, un miglior controllo glicemico, la riduzione di elevati valori di insulina, la riduzione del fenomeno chiamato 'glicazione enzimatica', un miglioramento della Sindrome metabolica. La batata può essere consumata cruda con tutta la buccia (se ben lavata), sia in insalate sia da sola oppure cotta al forno o in padella nonché in tegame".

Per contrastare la glicemia alta, l'esperta suggerisce inoltre: "Sostituisci zucchero con stevia o xylitolo a zero calorie e naturali, evita i succhi di frutta, fai attività fisica almeno 3 volte a settimana per 30 minuti; evita le farine raffinate e prediligi i cereali e semi integrali come riso, quinoa, miglio, farro, grano saraceno; non dimenticare le spezie che aiutano a controllare la glicemia e a ridurre l'infiammazione come la curcuma, la cannella, il pepe, il peperoncino. Infine - conclude - dormi almeno 8 ore perché il sonno è rigenerante e fa aumentare gli ormoni della longevità combattendo lo stress".

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