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Quando il rumore disturba la pagella. Allarme decibel nelle scuole italiane

16 novembre 2016 | 12.44
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(Fotogramma)
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Altro che chiacchiere. Nelle scuole italiane il brusio degli studenti indisciplinati fa solo da sottofondo a un allarme decibel che ha molti più colpevoli. Fattori indoor come il gesso che stride su lavagne 'd'antan' o le sedie e banchi che strisciano sul pavimento, e soprattutto interferenze outdoor: circa il 12% degli istituti è vicino a un aeroporto, il 9% a un'autostrada e l'8% dista appena 1 chilometro da una zona ad alto inquinamento acustico. Risultato: un rumore che spesso supera i 70 decibel e che rischia di 'disturbare' la pagella. Studi recenti dimostrano infatti che "un eccesso di rumore può impattare negativamente sul rendimento degli allievi, facendo diminuire le capacità mnemoniche, di comprensione dei testi e delle lezioni".

In occasione della Giornata internazionale degli studenti che si celebra il 17 novembre, gli esperti lanciano l'Sos sul legame tra l'eccesso di decibel e la riduzione delle capacità di apprendimento, spiegando come dietro un voto basso in condotta o l'etichetta di 'alunno disattento e poco diligente' possa a volte nascondersi una ridotta sensibilità uditiva non individuata. "I disturbi dell'udito che si presentano durante l'infanzia e l'adolescenza - avverte Claudia Aimoni, Dipartimento di scienze biomediche e chirurgico-specialistiche dell'università di Ferrara - possono causare riduzioni nella capacità di attenzione e di concentrazione, difficoltà di lettura e di comprensione, con conseguenze negative sul rendimento scolastico".

"Oggi - aggiunge la specialista - l'udito dei più giovani è messo a dura prova da fattori ambientali, come città o edifici scolastici particolarmente rumorosi, ma anche da stili di vita e abitudini rischiosi: per esempio l'ascolto della musica direttamente dalle cuffie o dagli auricolari, e la diffusione dei giochi elettronici immersivi, con un volume che può raggiungere o superare gli 85-90 decibel. Le conseguenze sono preoccupanti. Le stime indicano che il 12% dei ragazzi tra 6 e 18 anni, e il 17% tra i 12 e i 19, presentano un danno uditivo da rumore". Ecco perché "nelle scuole italiane è importante abbassare i decibel: il rendimento e il rumore sono da sempre acerrimi nemici".

La continua esposizione ai rumori - ammoniscono gli esperti - può indurre il rilascio di cortisolo, e un eccesso di questo ormone compromette la funzione nella corteccia prefrontale, impattando negativamente sul ragionamento, sul controllo degli impulsi e sulla capacità di pianificazione. La corteccia prefrontale, poi, ha anche un ruolo nelle capacità mnemoniche a breve termine. Inoltre, lo stress che deriva da un continuo rumore di sottofondo può far diminuire i livelli di dopamina, influenzando in maniera negativa l'apprendimento e la memoria.

Secondo gli specialisti, per ridurre il rumore scolastico possono essere sufficienti alcuni semplici accorgimenti: incentivare l'uso delle lavagne elettroniche, e posizionare feltrini sotto sedie e banchi. La strategia più efficace per proteggere l'udito degli studenti, e metterli nelle migliori condizioni di imparare, è tuttavia l'insonorizzazione delle aule scolastiche.

In Italia, negli ultimi anni, sono stati fatti alcuni esperimenti. Ad esempio, presso l'Istituto Cavalieri di Milano è stata realizzata - grazie al supporto di Amplifon e di Ecophon Saint-Gobain - un'innovativa aula senza rumore: l'applicazione di pannelli fonoassorbenti e di una parete 'mangia-decibel' ha permesso di dimezzare il cosiddetto tempo di riverberazione, la variabile di riferimento per la valutazione del profilo acustico di un ambiente.

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Ecco dunque 7 consigli per aule silenziose, redatti per Amplifon con la consulenza di Aimoni:

1) Evitare la costruzione di scuole in zone ad alto inquinamento acustico, vicino ad aeroporti o autostrade;

2) Incentivare l'uso delle lavagne elettroniche;

3) Posizionare i feltrini sotto le sedie e i banchi;

4) Ricorrere a impianti di amplificazione o applicare pannelli fonoassorbenti;

5) Impedire l'uso di cuffie e di auricolari in aula;

6) Educare gli studenti a una corretta ecologia sonora;

7) Mantenere un volume di voce moderato, senza alzarlo per sovrastare il brusio.

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