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Salute

Dal tetano al morbillo: vaccini ai raggi X

30 luglio 2017 | 07.10
LETTURA: 5 minuti

(fonte Facebook /Policlinico di Sant'Orsola)
(fonte Facebook /Policlinico di Sant'Orsola)

"Nessun farmaco - quindi neanche un vaccino - è senza controindicazioni, ma i rischi che si corrono vaccinandosi sono infinitamente minori di quelli che le malattie portano con sé". Il Policlinico Sant'Orsola di Bologna scende in campo per la corretta informazione su rischi e benefici dei vaccini. L'ospedale ha infatti pubblicato sul suo profilo Facebook alcune infografiche per chiarire come - e in quali percentuali - i vaccini contro morbillo, parotite, rosolia, difterite, tetano, pertosse e meningite possono presentare controindicazioni e quanti danni, di contro, può invece provocare la non vaccinazione dei più piccoli. Ecco quindi nel dettaglio i dati del CDC - Centers for Disease Control and Prevention diffusi dal Policlinico su rischi e benefici di 7 fra le vaccinazioni più comuni e discusse:

MORBILLO - Anche se spesso viene indicata come una malattia poco pericolosa, il morbillo può in realtà avere seri eventi avversi. In media fra le persone che contraggono il morbillo una ogni venti sviluppa polmonite, una su 10 otite, una su 1.000 encefalite con gravi conseguenze e 1-2 su 1000 è a rischio di morte. (CDC) Di contro, i rischi associati alla vaccinazione sono incomparabilmente più bassi: convulsioni febbrili avvengono dopo il vaccino MMR (Morbillo-Parotite-Rosolia) in un bambino ogni 3.000-4.000 vaccinati mentre la trombocitopenia (condizione caratterizzata da un numero di piastrine nel sangue inferiore alla norma) colpisce in modo transitorio una persona ogni 40.000.

PAROTITE - In 1-10 casi su 100, il paziente colpito da questa malattia infettiva sviluppa meningite. In un caso su 1.000 encefalite. Più frequentemente, tra i maschi adolescenti o adulti un caso su 4 va incontro a un’orchite (infiammazione dei testicoli) e non mancano i casi di sterilità nei giovani maschi (Mandell-Douglas-Bennett). Di contro, i rischi associati alla vaccinazione sono incomparabilmente più bassi: convulsioni febbrili avvengono dopo il vaccino MMR (Morbillo-Parotite-Rosolia) in un bambino ogni 3.000-4.000 vaccinati mentre la trombocitopenia (condizione caratterizzata da un numero di piastrine nel sangue inferiore alla norma) colpisce in modo transitorio una persona ogni 40.000.

ROSOLIA - Una donna contagiata dalla rosolia nei primi 2 mesi di gravidanza nel 65-85% dei casi trasmette il virus al feto con alta probabilità di multiple malformazioni congenite e/o aborto. Nel 3° mese di gravidanza la probabilità scende al 30-35% (Mandell-Douglas-Bennett). Di contro, i rischi associati alla vaccinazione sono incomparabilmente più bassi: convulsioni febbrili avvengono dopo vaccino MMR (Morbillo-Parotite-Rosolia) in un bambino ogni 3.000-4.000 vaccinati mentre la trombocitopenia (condizione caratterizzata da un numero di piastrine nel sangue inferiore alla norma) colpisce in modo transitorio una persona ogni 40.000.

DIFTERITE - Un paziente colpito da difterite ha 1-2 probabilità su 20 di morire. Se ha meno di 5 anni questa probabilità sale a 1 su 5. Il vaccino DTP (Difterite-Tetano-Pertosse), invece, può portare in un caso su 1.000 a pianto inconsolabile e a convulsioni in un caso ogni 14.000 vaccinati.

TETANO - Nel 10-20% dei casi il tetano può portare alla morte. Il vaccino DTP (Difterite-Tetano-Pertosse), invece, può portare in un caso su 1000 a pianto inconsolabile e a convulsioni in un caso ogni 14000 vaccinati.

PERTOSSE - Anche la pertosse può avere conseguenze molto gravi. Nei bambini<1 anno si ha polmonite in 1 caso su 10, convulsioni in un caso su 20 e 5 su 1000. Il vaccino DTP (Difterite-Tetano-Pertosse), invece, può portare in un caso su 1.000 a pianto inconsolabile e a convulsioni in un caso ogni 14.000 vaccinati.

MENINGITE - Per chi è colpito da malattia invasiva da meningococco la probabilità di incorrere in eventi avversi è ancora più alta. Almeno un paziente ogni 10 rischia di morire e tra i sopravvissuti 1-2 ogni 10 vanno incontro a complicazioni gravi (dalle amputazioni alla sordità, da ritardo mentale a emiplegia, ovvero la paralisi di una metà del corpo). Effetti avversi severi alla vaccinazione meningococcica attualmente in uso sono solo quelli generici di severa reazione allergica a vaccino, stimati ad 1 caso ogni 1.000.000 di soggetti vaccinati.

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