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Come si trasmette la malaria

05 settembre 2017 | 10.43
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Una bambina di 4 anni è morta di malaria ieri pomeriggio agli Spedali Civili di Brescia, dove era stata trasportata dall'ospedale di Trento. Ma come si trasmette la malattia e quali sono i sintomi?

COS'E' LA MALARIA - La malaria, si legge sul sito del ministero della Salute, è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. In Italia è scomparsa a partire dagli anni '50. I casi che ancora si verificano nel nostro Paese riguardano turisti che rientrano da paesi a rischio.

COME SI TRASMETTE - I parassiti malarici vengono trasmessi all'uomo attraverso la puntura di zanzare Anopheles femmine, che si nutrono di sangue per portare a maturazione le uova. Le zanzare pungono abitualmente nelle ore di oscurità, dal tramonto all'alba. La trasmissione della malaria può avvenire anche in seguito alla trasfusione di sangue o di globuli rossi provenienti da soggetti malarici e contenenti plasmodi nella fase infettante. In Italia esistono norme di legge che escludono dalla donazione persone che abbiano soggiornato in zone malariche e/o che abbiano effettuato chemioprofilassi antimalarica.

PERIODO DI INCUBAZIONE - Il periodo di incubazione della malaria, ovvero il tempo trascorso tra la puntura infettante e la comparsa dei sintomi clinici, è, spiega il ministero della Salute, di circa 7-14 giorni per l'infezione da P. falciparum; 8-14 giorni per P. vivax e P. ovale 7-30 giorni per P. malariae. Per alcuni ceppi di P. vivax l'incubazione si può protrarre per 8-10 mesi; tale periodo può essere ancora più lungo per P. ovale. Nel caso di infezione malarica da trasfusione, il periodo di incubazione può dipendere dal numero di parassiti trasfusi ed è usualmente breve, ma può protrarsi fino a due mesi.

PERIODO DI CONTAGIOSITÀ - La malaria non si trasmette per contagio interumano diretto, ma soltanto attraverso il tramite delle zanzare. Le persone colpite da malaria non curate possono essere infettanti per le zanzare che li pungono per 1 anno in caso di malaria da P. falciparum; per 1-2 anni nel caso di malaria da P. vivax; per più di 3 anni nel caso di infezione da P. malariae. Le zanzare rimangono infettanti per tutta la vita.

I SINTOMI - La malaria si presenta nella maggior parte dei casi con febbre accompagnata da altri sintomi quali brividi, mal di testa, mal di schiena, sudorazione profusa, dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea, tosse. I primi sintomi possono essere lievi e difficili da attribuire alla malaria. I bambini affetti da malaria grave sviluppano spesso anemia grave, sofferenza respiratoria in relazione ad acidosi metabolica, malaria celebrale.

LA TERAPIA - La malaria può essere una malattia mortale soprattutto quando causata dal Plasmodium falciparum. Il trattamento va quindi iniziato il prima possibile. Malgrado la scelta dei farmaci attivi contro i parassiti della malaria, si legge sul sito del dicastero di Lungotevere Ripa, sia piuttosto ampia, è bene tener presente la resistenza, che spesso ostacola l'efficacia del farmaco.

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