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Ema, chi ha tradito l’Italia

21 novembre 2017 | 17.05
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Il giorno dopo brucia ancora l'incoronazione di Amsterdam a nuova sede dell'Ema, Agenzia europea del farmaco. Milano, dopo la parità al terzo turno di votazioni con la capitale olandese, è stata battuta dalla sorte. Ma oggi, mentre il sistema del sorteggio finisce sotto accusa, si fanno i conti per capire perché l'Italia, in testa rispetto alle avversarie nelle prime due votazioni, non sia riuscita alla fine a spuntarla.

A condizionare l'esito della gara, trasformata in lotteria, è stata senza dubbio la decisione della Slovacchia di astenersi, portando il numero dei votanti a una cifra pari, 26, anziché 27. Il gran rifiuto degli slovacchi è arrivato dopo che, al primo turno della votazione per l'Ema, la loro candidata Bratislava è arrivata quarta, con 15 punti, dietro Milano, prima con 25 punti, e Amsterdam e Copenhagen, a pari merito con 20 punti ciascuna.

Ma non è stato l'unico fattore a pesare sul risultato finale. Si parla anche di 'biscotto nordico'. Al termine del secondo round delle votazioni, Copenhagen con 5 voti è stata eliminata, mentre Milano con 12 e Amsterdam con 9 sono andate avanti. Quindi nel terzo turno, nel quale sarebbe bastato avere più punti per aggiudicarsi la sede, ben 4 dei 5 voti dati a Copenhagen sono confluiti su Amsterdam portando a un pari e condannando al sorteggio rivelatosi sfortunato per Milano.

A fare più male è stato però lo sgarbo della Spagna che, secondo i calcoli, dopo aver visto sfumare la candidatura di Barcellona, non avrebbe votato per l'Italia. "Ho sentito Gentiloni - attacca il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni - che era molto arrabbiato" perché "dice che la Spagna ha votato per Amsterdam. Le rivalità, le ripicche - aggiunge - prevalgono sulla strategia. Peccato".

Fonti della Farnesina, però, raccontano di un clima più disteso: non c'è nessuna critica da parte dell'Italia nei confronti del governo spagnolo. Le scelte di ciascun Paese sono state tutte, ovviamente, legittime.

Deluso anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che commenta: "Non siamo riusciti a portare a casa il sostegno di un blocco del Mediterraneo, questa è la verità". Se Cipro ha garantito l'appoggio, "probabilmente" invece la Spagna ha tradito: "Nessuno - conclude - può saperlo con certezza". L'unica certezza è che ora Milano resta con l'amaro in bocca per una pallina estratta che si è rivelata avvelenata.

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