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Storia di Vittorio, sul catamarano in carrozzina aiuta la scienza

12 luglio 2018 | 15.53
LETTURA: 6 minuti

Da sinistra Gianni D'Addio, Vittorio Ruocco e Bernardo Lanzillo
Da sinistra Gianni D'Addio, Vittorio Ruocco e Bernardo Lanzillo

"Sono stato in barca sul Golfo una volta soltanto", racconta Vittorio Ruocco, 42 anni, in sedia a rotelle per gli esiti di una lesione midollare (VIDEO). "Domenica ci tornerò, e lo spettacolo del nostro mare e delle sue coste sarà il battesimo di questa nuova fase della mia vita". Ma sarà anche di più: l'avventura che Vittorio da Casalnuovo, Napoli, intraprenderà il 15 luglio a bordo del catamarano 'Wow - Wheels on Waves' aiuterà lui nel suo percorso esistenziale e di riabilitazione, e al contempo darà una mano alla scienza impegnata a perfezionare strumenti di telemedicina facili, comodi e low cost per il controllo in remoto di cuore, nervi, muscoli e pelle. Una maglietta hi-tech indossata dal giovane rileverà questi dati preziosi, inviandoli ai medici dell'Irccs Maugeri di Telese nel Beneventano, dove il paziente è in cura.

Nel suo viaggio-esperimento che partirà dalla Lega navale di Napoli, Vittorio avrà tanti compagni. Per esempio Andrea Stella, anche lui disabile, al timone di Wow. E poi altri 'colleghi' seguiti dall'Istituto telesino, accompagnati dal primario neurologo Bernardo Lanzillo, appassionato di vela. Sullo sfondo l'attività benefica della Onlus 'Lo spirito di Stella', che dal 2003 offre esperienze nautiche a persone disabili. Uomini e donne che, nonostante la malattia, non si sono dati per vinti.

Di certo non l'ha fatto Vittorio, già consulente di una compagnia di Tlc. Dopo la scoperta di un processo espansivo midollare, nell'aprile del 2016 all'Irccs neurologico Besta di Milano è stato sottoposto a "un intervento di 10 ore", ricorda. Archiviata l'operazione è iniziato "il duro lavoro riabilitativo alla Maugeri, che mi ha fatto fare progressi insperati, potendomi ora muovere seppure lentamente con un deambulatore e riuscendo a stare in piedi alla spalliera e a farmi vedere in piedi dai miei figli", Corinne di 10 anni e Antonio di 4, avuti con la moglie Annalisa "mio grande sostegno quotidiano". Grazie a "un coraggio e una forza d'animo invidiabili", testimoniano i medici, Vittorio "oggi si muove con la carrozzina con notevole agilità". Da sempre amante del volley, si è buttato subito nella pallavolo paralimpica con l'Elisa Volley di Pomigliano: "Il mio sogno - confessa - è andare alle Paralimpiadi del 2020".

A proporre l'esperienza in mare è stato Lanzillo, neurologo-riabilitatore. "Quello di Telese - afferma - è l'unico reparto per pazienti con lesioni midollari, ossia ad alta specialità riabilitativa, della regione Campania, dove sono stati ricoverati dal 2006 a oggi circa 600 pazienti con lesione midollare. Pazienti che, purtroppo, sono spesso giovani come Vittorio e che seguiamo con attenzione anche dopo le dimissioni, perché spesso tornano a ricoverarsi per controllare il quadro clinico". Succede così che il rapporto medico-paziente si faccia più stretto, complici i social network. "L'altro giorno - dice l'esperto - cogliendo in un post di Vittorio su Facebook una punta di nostalgia per il passato, l'ho subito chiamato per proporgli l'esperienza del catamarano".

Non semplice passeggero, ma alleato della scienza. Il servizio di Biongegneria della Maugeri di Telese, guidato da Gianni D'Addio, professore aggregato all'università Federico II di Napoli, utilizzerà infatti il viaggio in catamarano nel Golfo per una sessione sperimentale di telemedicina. Lo strumento dello studio, precisa D'Addio, a sua volta appassionato velista e istruttore della Federazione italiana vela, è "una particolare maglietta sensorizzata in grado di trasmettere in tempo reale, in modalità wireless, presso uno dei computer della nostra struttura, alcuni segnali fisiologici mentre Vittorio sarà impegnato nelle manovre a bordo".

La speciale T-shirt è un prototipo che il team di D'Addio hanno sviluppato nell'ambito del progetto 'Sweet' (Smart wearable e-textile based m-health system), finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico nell'ambito del Pon (Programma operativo nazionale) 'Horizon 2020' e condotto insieme alle aziende Adiramef e Corpora di Carinaro, Caserta, di cui il bioingegnere della Maugeri e della Federico II è responsabile scientifico.

"Lo scopo della sperimentazione - prosegue D'Addio - è mostrare l'attuale grado di maturità tecnologica nel telemonitoraggio multiparametrico, raggiungibile mediante soluzioni di costo contenuto e di semplice utilizzo, in grado di offrire innovativi ed efficienti modelli per la gestione del paziente cronico".

In particolare, dal catamarano Wow Vittorio invierà i dati di un'elettromiografia che misurerà la sua contrazione muscolare, di un elettrocardiogramma che mostrerà il funzionamento elettriche del suo cuore, segnali di attività elettrodinamica che attesteranno le variazioni delle caratteristiche elettriche della sua pelle dovute alla sudorazione, e un segnale accelerometrico relativo al livello della sua attività motoria a bordo.

Wow è il primo catamarano al mondo completamente accessibile. L'edizione 2018 del suo tour, da aprile a ottobre, prevede 15 tappe nel Mar Mediterraneo. "Un intenso viaggio all'insegna dell'accessibilità e del design universale", dicono gli organizzatori. La missione è portare un "messaggio di uguaglianza e libertà" lungo le coste della Penisola e fra i testimonial ci sarà anche Vittorio. In catamarano in carrozzina, sognando le Olimpiadi.

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