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Sguardo 'magico' di Monna Lisa è un fake

09 gennaio 2019 | 12.15
LETTURA: 4 minuti

Gernot Horstmann e Sebastian Loth davanti alla Monna Lisa/Citec Bielefeld University - Citec Bielefeld University
Gernot Horstmann e Sebastian Loth davanti alla Monna Lisa/Citec Bielefeld University - Citec Bielefeld University

Il mito di Monna Lisa nel mirino dei ricercatori. Nella scienza è stato ribattezzato 'Mona Lisa Effect' (effetto Monna Lisa), e descrive l'impressione che gli occhi della persona ritratta seguano lo spettatore mentre si muove di fronte all'immagine. Ora però due ricercatori del Cluster of Excellence Cognitive Interaction Technology (Citec) dell'Università di Bielefeld (Germania) dimostrano, a sorpresa, che questo effetto non si verificherebbe proprio nel caso della Gioconda di Leonardo da Vinci: il mito di Monna Lisa sarebbe dunque un fake, almeno secondo quanto sostengono Gernot Horstmann e Sebastian Loth su 'i-Perception'.

"Le persone sono molto abili nel valutare se qualcuno li ha guardati, la psicologia percettiva lo ha dimostrato negli anni '60", afferma il Horstmann, specializzato nello studio di movimento degli occhi e attenzione. "Le persone possono sentirsi osservate da fotografie e dipinti, se il soggetto ritratto guarda dritto davanti all'immagine, cioè con un angolo di 0 gradi", spiega ancora lo scienziato. "Se lo sguardo è leggermente laterale, potresti comunque sentirti osservato. La percezione in questo caso è un po' come se la persona ritratta guardasse l'orecchio dello spettatore, e corrisponde a un angolo di circa 5 gradi". Se però l'angolo aumenta, l'impressione svanisce, precisa l'esperto.

"Stranamente non dobbiamo stare proprio davanti all'immagine per avere l'impressione di essere guardati", interviene Loth. Ebbene, se l'effetto Monna Lisa "esiste in sé ed è innegabile e dimostrabile", dice il ricercatore, "proprio con la Monna Lisa, fra tutti i dipinti, non abbiamo avuto questa impressione".

Gli autori hanno coinvolto 24 partecipanti: tutti hanno osservato la Gioconda sullo schermo di un computer, valutando la direzione del suo sguardo. I partecipanti erano seduti davanti al monitor, mentre un semplice righello pieghevole era posizionato tra loro e lo schermo a diverse distanze. Per testare se le singole caratteristiche del volto di Monna Lisa influenzassero la percezione del suo sguardo da parte degli spettatori, i ricercatori hanno utilizzato 15 diverse sezioni del ritratto, partendo da tutta la testa fino ai dettagli di occhi e naso.

Horstmann e Loth hanno raccolto più di 2.000 valutazioni, e quasi ogni singola misurazione ha indicato che lo sguardo della Gioconda non era diretto, ma rivolto al lato destro dello spettatore. "I partecipanti al nostro studio hanno avuto l'impressione che lo sguardo di Monna Lisa fosse rivolto alla loro destra e, in particolare, l'angolo di osservazione era in media di 15,4 gradi", afferma Gernot Horstmann. "Quindi, è chiaro che il termine 'effetto Monna Lisa' è improprio". Più che altro, sembra indicare un forte desiderio di essere guardati, di essere al centro dell'attenzione. Almeno nel caso della Gioconda, anche se chi ha ammirato il dipinto al Louvre potrebbe non essere d'accordo.

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