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Funghi pelle per 1 persona su 4, test per diagnosi rapida

10 giugno 2019 | 13.15
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Attaccano la pelle, sono molto resistenti, difficili da debellare e rischiano di ricomparire. Le dermatomicosi colpiscono circa il 20-25% della popolazione mondiale, soprattutto persone anziane e immunocompromesse. Anche di funghi della pelle si parlerà al 24° Congresso mondiale di dermatologia (Wcd2019), in programma a MiCo di Milano da oggi 10 giugno fino a sabato 15. Sotto i riflettori, in particolare, nuovi strumenti che permettono una rapida rilevazione e differenziazione degli agenti patogeni, in modo da avviare terapie precoci e mirate.

E' questo l'impegno di Euroimmun, fornitore internazionale di prodotti per laboratori d'analisi medica. L'azienda partecipa al Wcd2019 organizzando per giovedì 13 giugno una sessione Meet the Experts sul tema 'Il nuovo standard per il rilevamento dei funghi - Accelerare la diagnostica delle micosi con l'analisi basata sulla Pcr'. Due opinion leader del settore, i docenti tedeschi Yvonne Gräser e Jochen Brasch, parleranno della moderna diagnostica della tigna. Al summit Euroimmun presenterà inoltre la tecnologia diagnostica 'EuroArray' per le dermatomicosi, che con un unico test - spiega una nota - permette il rilevamento diretto e la differenziazione dei più importanti patogeni.

L'esame rileva contemporaneamente 50 specie di dermatofiti, fornendo l'identificazione per 23 di queste e per 6 lieviti e muffe. "L'identificazione accurata dei patogeni che causano la malattia - si sottolinea - consente un trattamento precoce e mirato, aumentando le probabilità di successo della terapia". Rispetto ai metodi tradizionali di rilevazione, come la coltura degli agenti patogeni e la microscopia, il microarray di Dna offre "un enorme vantaggio - precisa Euroimmun - impiegando meno di 18 ore, anziché settimane". Nel mirino "specie di dermatofiti antropofile, zoofile e geofile dei generi Trichophyton, Epidermophyton, Microsporum, Nannizzia, Arthoderma, Lophophyton", e "lieviti e muffe tra cui le specie Candida, Fusarium e Scopulariopsis".

La tecnica - prosegue la nota- è particolarmente utile per individuare i dermatofiti difficili da coltivare o a crescita lenta, che potrebbero sfuggire alle classiche metodiche diagnostiche. Il test identifica in modo specifico infezioni miste, per esempio da lieviti e muffe, e aiuta a differenziare le dermatomicosi da altre dermatosi come la psoriasi. L'analisi promette poi "un'elevata sensibilità anche nei pazienti già sottoposti a terapia".

"La procedura EuroArray è estremamente semplice da eseguire", evidenzia ancora Euroimmun. "Non è richiesta alcuna conoscenza approfondita della biologia molecolare. I reagenti pronti all'uso e il numero ridotto di passaggi di pipettaggio garantiscono un carico di lavoro minimo. La valutazione e l'interpretazione dei risultati e l'archiviazione dei dati sono completamente automatizzati e quindi oggettivi".

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