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Deodoranti e rischi tumore al seno

03 luglio 2019 | 15.39
LETTURA: 4 minuti

(Foto AdnKronos)
(Foto AdnKronos)

La notizia circola in rete da un po', e trova spazio con il grande caldo: usare il deodorante può aumentare la probabilità di sviluppare un cancro al seno. Di volta in volta, la colpa viene data all'a lluminio o ai parabeni contenuti in questi prodotti, a cui viene associato un effetto cancerogeno. O al fatto che l’utilizzo di deodoranti impedirebbe all’organismo di eliminare le tossine attraverso il sudore, innescando così lo sviluppo del tumore. Ma è vero? Le cose "non stanno proprio così: in realtà non esistono dati scientifici a supporto della relazione tra utilizzo di deodoranti e un rischio maggiore di sviluppare un tumore del seno". LA fare chiarezza è il sito anti-fake news 'dottoremaeveroche' della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo https://dottoremaeveroche.it)

Le ipotesi che hanno contribuito alla diffusione di questa notizia sono diverse. In molti casi la responsabilità è data ai composti di alluminio (o sali di alluminio) presenti nei deodoranti per la loro capacità di bloccare le ghiandole sudoripare e di limitare la riproduzione batterica e gli odori che da questa derivano. Si era infatti ipotizzato che questi composti potessero, una volta assorbiti attraverso la pelle, modificare i recettori per gli estrogeni (ormoni sessuali la cui concentrazione influisce sullo sviluppo dei tumori del seno) nel tessuto mammario, aumentando quindi il rischio di ammalarsi. "Attualmente, tuttavia, non esistono prove che dimostrino che l’alluminio contenuto nei deodoranti possa raggiungere le ghiandole mammarie in quantità significative".

Come si legge nella pagina dedicata della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, "la quantità di metallo che raggiunge la mammella attraverso il cibo è molto più elevata di quella che lo fa attraverso la cute. Di conseguenza gli esperti ritengono che non vi sia, allo stato attuale delle ricerche, alcun legame concreto tra alluminio nei deodoranti e cancro del seno".

In altri casi la colpa viene data ai parabeni, sostanze chimiche con proprietà simili agli estrogeni usate come conservanti in diversi cosmetici e additivi alimentari. In questo caso, l’idea nasce da uno studio del 2004 che aveva dimostrato la presenza di parabeni in 20 campioni di tessuto di tumore del seno, concludendo che queste sostanze 'avrebbero potuto' avere un effetto cancerogeno. "Come spesso accadde, anche se né le dimensioni né le caratteristiche dello studio permettevano di arrivare a conclusioni certe, l’idea ha poi preso piede. In sostanza, tuttavia, non esistono studi che dimostrino una relazione di causa-effetto tra l’assorbimento di parabeni attraverso la pelle e la probabilità di sviluppare un tumore del seno".

Cosa dicono gli studi clinici? Nel 2016 è stata pubblicata una revisione di tutti gli studi osservazionali più due studi con gruppi di controllo realizzati in quest’ambito: dai risultati "non è emersa alcuna relazione tra l’utilizzo di deodoranti e la probabilità di sviluppare un cancro al seno. L’autore conclude tuttavia che il numero di studi finora realizzati non sia sufficiente per giungere a una conclusione certa". Ma se i deodoranti non influiscono, perché molti tumori del seno si sviluppano vicino all’ascella? "La risposta a questa domanda è piuttosto semplice - rispondono i medici anti-fake news - la probabilità che un tumore del seno si sviluppi nel quadrante esterno superiore della mammella (e quindi in prossimità dell’ascella) è maggiore perché questa è l’area più estesa della ghiandola e contiene quindi più tessuto. A giungere a questa conclusione è stato proprio uno studio il cui obiettivo era quello di indagare la relazione tra utilizzo di deodoranti e cancro del seno".

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