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Salute

Ragno violino, come riconoscerlo e cosa fare

17 luglio 2019 | 14.11
LETTURA: 2 minuti

(foto Wikipedia /CC BY-SA/ credits: Luis Fernández García)
(foto Wikipedia /CC BY-SA/ credits: Luis Fernández García)

Loxosceles rufescens, meglio conosciuto come ragno violino. L'aracnide, spauracchio dell'estate, come l'anno scorso terrorizza la popolazione facendo registrare un boom di chiamate ai Centri antiveleni. Ma l'allarme, assicurano i sanitari del Policlinico Gemelli di Roma, non c'è. Se è vero che il morso, spiegano ancora dal Centro antiveleni del Gemelli, "provoca solo fenomeni locali di scarso significato clinico", è anche vero però che "arrossamento, prurito e irritazione" sono i sintomi, piuttosto fastidiosi, dell'attacco. Ma come evitare un incontro indesiderato? Ecco come riconoscerlo e cosa fare in caso di morso.

Già lo scorso anno il virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco dava qualche utile indicazione all'Adnkronos: "Abbastanza piccolo, di 7 mm circa (la femmina è più grande del maschio), è di colore giallo-marrone. Le sue zampe sono lunghe, sottili e ricoperte di peli. Ha sei occhi raggruppati in tre coppie, a differenza degli otto occhi presenti nella maggior parte dei ragni. Il nome deriva da una caratteristica macchia che ha sul corpo". Il ragno normalmente non è aggressivo e morde più che altro se calpestato o disturbato: "E' un ragnetto eremita, che se ne sta in disparte scegliendo posti in cui può nascondersi, come le scarpe - sottolineava l'esperto - è possibile anche trovarlo nei cassetti della biancheria".

Come può capitare che non ci si accorga del suo morso - "che porta prurito, bruciore, formicolio e arrossamento in genere nell'arco dei primi 2-3 giorni dalla puntura", - è anche possibile l'insorgenza di qualche problema più serio: il ragno violino infatti "può veicolare batteri anaerobi che possono provocare danni alla cute, danni muscolari, renali fino a emorragie - spiegava Pregliasco -. E' importante recarsi subito al Pronto Soccorso che allerterà il Centro antiveleni. Nel caso in cui sia possibile, l'ideale è conservare l'animaletto e portarlo con sé in ospedale".

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