“La speranza è che in futuro la tecnologia che c’è dietro terapie geniche come il Voretigene neparvovec possa essere utilizzata anche per altre malattie dell'occhio in cui oltre alla componente genetica c’è quella ambientale, come la cataratta o il glaucoma”. Così Francesca Simonelli, professoressa di Malattie dell’apparato visivo nel dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Napoli, ha spiegato i possibili sviluppi della terapia genica di cura per alcune distrofie retiniche.