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I pediatri: "Cellulari ai bambini? Mai sotto 2 anni"

16 gennaio 2020 | 15.16
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di Margherita Lopes

"E' dimostrato che l'uso eccessivo dei telefonini cellulari (e dei tablet) può associarsi a problemi alla vista e alla postura dei bambini, e anche ad uno 'sbilanciamento' delle attitudini del cervello. Ma non c'è nulla di scientificamente dimostrato sul fatto che questi dispositivi provochino un aumento dell'incidenza dei tumori". A dirlo all'Adnkronos Salute è il presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani, dopo la sentenza della Corte d'Appello di Torino che ha stabilito il nesso tra un tumore cerebrale e l'uso prolungato del telefonino.

"Noi pediatri - sottolinea - in ben due documenti, uno rivolto agli adolescenti e uno ai bimbi più piccoli, siamo intervenuti per fornire indicazioni sull'uso responsabile di questi dispositivi: li sconsigliamo sotto i 2 anni, mentre occorrerebbe limitarli a massimo un'ora al giorno nei bambini tra i 2 e i 5 anni e a massimo 2 ore al giorno per quelli tra 5 e 8 anni".

E questo non per proteggere i piccoli dal pericolo di tumori, ma perché "come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini - precisa - non possiamo trascurare i rischi documentati di un'esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet. Numerose sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l'udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli e lo sviluppo emotivo in età evolutiva. In particolare, uno studio dei pediatri di Cincinnati ha mostrato, attraverso la risonanza magnetica, che la modificazione delle abilità neuromotorie" dei nativi digitali "si associa a modificazioni" di particolari aree cerebrali.

"Abituarsi alle icone e agli emoticon 'disabitua' a leggere e scrivere - aggiunge il pediatra - ancora non sappiamo bene che riflessi avrà tutto questo sulle giovani generazioni. Il nostro consiglio - raccomanda Villani - è che i bambini non debbano mai usare telefonini e tablet da soli, durante i pasti e prima di andare a letto. Inoltre questi dispositivi non dovrebbero essere utilizzati come 'pacificatori' per calmare i più piccini, come una sorta di ciuccio per intenderci. Altrimenti non deve stupire la reazione quando vengono tolti".

Anche l'esempio dei grandi, sempre più spesso distratti dai propri dispositivi mentre sono con i figli, conta. "E' impossibile pensare a un mondo senza telefonini e tablet - conclude Villani - ma è bene essere consapevoli di opportunità e rischi di questi dispositivi per i nostri bambini e i nostri adolescenti". E questo anche se "non è stato dimostrato un aumento dell'incidenza dei tumori", conclude lo specialista.

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