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Virus Cina, "pronto soccorso intasati per influenza e psicosi"

24 gennaio 2020 | 13.38
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La nota degli infermieri di Nursing Up, che invitano alla calma

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Stress test per i reparti di emergenza, sottoposti in queste ore a un vero e proprio assalto da parte dell'utenza tra picco influenzale e una sorta di sindrome da allarmismo da coronavirus: in una nota gli infermieri Nursing Up invitano alla calma e a non intasare i pronto soccorso, temendo che la situazione possa precipitare da un momento all'altro per via delle lunghe attese. "Stiamo assistendo al tanto temuto corto circuito del sistema, tra picco influenzale e psicosi da virus di Wuhan. I nostri infermieri temono che si possano verificare problemi nei reparti di emergenza, dove i pazienti con febbre e difficoltà respiratorie aspettano ore e ore", evidenzia il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma.

"Le condizioni di lavoro - aggiunge - sono insostenibili: ci segnalano dai territori che la situazione è drammatica. A questo punto è nostro dovere lanciare un appello alle autorità preposte affinché vengano tutelati gli operatori, che sono a rischio di aggressioni sia verbali che fisiche. Barelle ovunque, lettighe nei corridoi in attesa per ore: basta un niente per far esplodere la miccia e intanto alla Camera stanno discutendo comodamente un disegno di legge contro le aggressioni ai sanitari, un provvedimento tardivo che giudichiamo insufficiente a fronteggiare il disastro della carenza di organici e della disorganizzazione strutturale in cui siamo precipitati grazie ai tagli alla sanità degli ultimi vent'anni. Altro che allarmismo da virus cinese: se non ci fossero gli infermieri, come faremmo a contenere l'emergenza continua?".

"Per non parlare della comunicazione - spiega De Palma - C'è un'allerta altissima che rischiamo di pagare noi infermieri, che siamo il front office della sanità. In queste ore dobbiamo supplire a un deficit informativo: i professionisti sanitari invitano i pazienti con febbre e difficoltà respiratorie a rivolgersi al medico di medicina generale e a seguire le sue indicazioni prima di rivolgersi ai pronto soccorso. Evitiamo attese inutili, ma soprattutto lasciamo lavorare gli operatori sanitari dei reparti di emergenza e del 118, senza creare tensioni inutili".

Sono appunto cominciate alla Camera, dopo un blocco di mesi - rileva il Nursing Up - le audizioni alle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali per esaminare i progetti di legge con l'inasprimento delle pene per chi aggredisce i sanitari e l'istituzione di un Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza. Per il sindacato infermieristico non bastano né un Osservatorio né l'approvazione di un provvedimento insufficiente, in quanto non prevede la procedibilità d'ufficio. A causa della vulnerabilità del Ssn - denuncia il Nursing Up - ora più che mai sotto gli occhi di tutti, il clima di sicurezza è deteriorato e gli episodi di violenza si moltiplicano. Su come affrontare la problematica, Nursing Up ha chiesto di essere ascoltato dalle commissioni Giustizia e Affari sociali.

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