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Coronavirus, D'Amato: "165 positivi, 11 morti nel Lazio"

26 marzo 2020 | 13.16
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"In case di riposo oltre un terzo di casi nel Lazio"

(Afp)
(Afp)

"Oggi registriamo un dato di 195 casi di positività e 11 decessi". Lo sottolinea l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, in una nota, al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. "Continuano a essere in aumento i guariti, che nelle ultime 24 ore salgono di 24 unità arrivando a 155 totali, guarisce anche uno dei bambini ricoverati all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 6.398", aggiunge l'assessore. L'assessorato alla Sanità del Lazio informa che sono 1835 gli attuali casi positivi al Covid19 nella Regione. Di questi 844 sono in isolamento domiciliare, 878 sono ricoverati non in terapia intensiva, 113 sono ricoverati in terapia intensiva, mentre 106 sono i pazienti deceduti.

LE CASE DI RIPOSO - “Oggi registriamo un dato di 195 casi di positività con un aumento legato essenzialmente ai cluster nelle case di riposo e Istituti religiosi sui quali dobbiamo mantenere altissima l’attenzione e un trend comunque stabile al 10%. La somma dei casi registrati nelle case di riposo arriva a 67, ovvero più di un terzo dei casi totali giornalieri, e la situazione più complessa sulle case di riposo è nella provincia di Frosinone tra Fiuggi, Cassino e Veroli. Si apre anche un fronte a Rieti, mentre a Roma città contiamo 46 casi positivi fra cui i casi della casa di riposo Giovanni XXIII. Abbiamo scritto ai prefetti e ai comuni per effettuare controlli a tappeto su queste strutture".

LA TERZA FASE - "Con il documento firmato oggi è partita la terza fase di gestione dell'emergenza Covid-19 nel Lazio. Il Sistema sanitario regionale mette a disposizione 2mila posti letto di degenza ordinaria e 450 posti di terapia intensiva di fatto raddoppiando il numero delle terapie intensive e andando oltre la previsione nazionale del 50%. Gli ospedali 'hub' sono destinati a gestire i casi di maggior impegno clinico e assistenziale, gli ospedali 'spoke' sono strutture destinate alla gestione di casi Covid19 a minor impegno e collegati con l’'hub' di riferimento per la consulenza infettivologica". Lo annuncia, in una nota, l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato. "Rispetto ai livelli di intensità si fa riferimento al protocollo di gestione clinica dell’Inmi Spallanzani. Gli ospedali 'spoke' - evidenzia l’assessore D’Amato - costituiscono al loro interno team multidisciplinari che operano in stretto raccordo con i team degli ospedali 'hub'. La terza fase prevede inoltre che l'Ares 118 adatti la propria rete alla rete Covid-19 differenziando al triage i pazienti sospetti nei diversi livelli di rete. La richiesta di trasferimento dei pazienti avviene tramite piattaforma dedicata gestita dall’Ares 118 con il coordinamento della task-force regionale. Sono ridefinite inoltre temporaneamente le reti tempo-dipendenti fino alla fine dell’emergenza. E’ uno sforzo straordinario, ma indispensabile per garantire l’assistenza in questa fase di emergenza. Non bisogna abbassare la guardia".

LE AREE DEL PIANO - Il piano della Regione Lazio prevede: "Nove aree di afferenza: Area A – Hub: Gemelli- Covid 2 Columbus e spoke: Villa Aurora, Idi, San Paolo di Civitavecchia; Area B – hub: A.O. Sant’Andrea e spoke: San Filippo Neri, San Pietro Fatebenefratelli e ospedale di Palestrina; Area C – hub: Covid 4 Tor Vergata e spoke: ospedale Pertini, Nuova Annunziatella, Regina Apostolorum di Albano e Ospedale dei Castelli; Area D – Hub: Policlinico Umberto I Covid 5 Eastman e spoke: ospedale Vannini; Area E – hub: Cocid 1 Spallanzani e spoke ospedale militare del Celio, Covid 3 Casal Palocco, San Camillo Forlanini, Campus Bio-Medico, Israelitico e ospedale Grassi di Ostia; Area F – hub: Santa Maria Goretti di Latina e apoke: presidio Di Liegro di Gaeta; Area G – hub: ospedale Belcolle di Viterbo; Area H – hub: ospedale De Lellis di Rieti; Area I – hub: ospedale Spaziani di Frosinone".

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