(Adnkronos Salute) - Il decreto appena entrato in vigore prevede anche che "l'indicazione terapeutica per la quale sia stato avviato l'iter di registrazione" può essere "inserita provvisoriamente nell'elenco" con conseguente erogazione del farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale, nel caso in cui, a giudizio della Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa, "tenuto anche conto dei risultati delle eventuali sperimentazioni e ricerche condotte nell'ambito della comunità medico-scientifica nazionale e internazionale nonché della relativa onerosità del farmaco autorizzato per il Ssn, il farmaco sia sicuro ed efficace con riferimento all'impiego proposto rispetto a quello autorizzato".
In altre parole, superato il primo step e fatto partire l'eventuale iter di registrazione, se sulla base dei dati scientifici disponibili la Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa ritenesse che ci sono i requisiti di sicurezza ed efficacia, si potrebbe partire in tempi brevi con la somministrazione del farmaco a carico del Ssn, inserendolo provvisoriamente nell'elenco "in attesa che siano disponibili i risultati delle sperimentazioni cliniche condotte sul farmaco". Per Avastin, però, si dovrebbe anche garantire una formulazione adatta all'uso intravitreale, visto che al momento, secondo quanto precisato nella scheda tecnica del farmaco, "non è formulato" per questo uso.