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Farmaci: Mantovani su Avastin-Lucentis, azione congiunta Regioni su Governo

01 aprile 2014 | 14.29
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Milano, 1 apr. (Adnkronos Salute) - "Abbiamo portato al centro dell'attenzione della Conferenza delle Regioni-Province autonome dello scorso 13 marzo la vicenda dei farmaci Lucentis e Avastin, chiedendo al Governo un impegno concreto", da un lato per la possibilità di rendere disponibile il farmaco più economico Avastin anche per le patologie oculari, e dall'altro lato per "regolamentare l'utilizzo di farmaci al di fuori delle indicazioni di registrazione (off-label) anche in presenza di farmaci autorizzati", tema diventato oggetto di un decreto legge entrato in vigore il 21 marzo. A spiegarlo è l'assessore alla Salute e vice presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, durante il question time di oggi in Consiglio regionale in risposta a due interrogazioni presentate rispettivamente da Lega Nord e Movimento 5 Stelle sul caso delle case farmaceutiche Novartis e Roche multate per 180 milioni di euro dall'Antitrust.

Sulla possibilità di intraprendere azioni di tutela, l'assessore ricorda che, in linea con la posizione assunta dalle altre Regioni italiane, si attende l'esito del ricorso in corso davanti al Tar del Lazio instaurato da parte di Roche e Novartis contro la sanzione stabilita dall'Autorità garante della concorrenza. "Da ultimo, rispetto all'attività di controllo - evidenzia Mantovani, rispondendo in particolare a un passaggio dell'interrogazione di M5S - questa è in capo alle Asl e rientra tra le responsabilità delle Direzioni strategiche delle strutture sanitarie. Tale attività in Lombardia viene svolta in modo continuativo. A questo proposito, è doveroso ricordare che è obiettivo sia delle Asl, sia delle Aziende ospedaliere il controllo sui farmaci ad alto costo, quali il Lucentis".

"Vogliamo capire con l'assessore l'ampiezza di questo scandalo in Lombardia", spiega Silvana Carcano (M5S). Mentre Silvana Saita, consigliere regionale della Lega, sottolinea che "l'eventuale danno economico non riguarderebbe solo il bilancio della sanità ma anche tantissime persone che hanno pagato personalmente le cure. Chi ha bisogno è disposto" a sopportare "costi elevati e in questo caso stiamo parlando di cifre che arrivano anche a mille euro per una singola iniezione. Oggi chiedo all'assessore di attivare procedure che facciano chiarezza sull'accaduto e che possano fornire risposte adeguate per salvaguardare i pazienti lombardi e il sistema sanitario regionale. Chiedo inoltre all'assessore che faccia pressione sul ministro Lorenzin perché chiarisca la situazione nel più breve tempo possibile e garantisca intanto i pazienti e la loro salute".

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