Roma, 29 apr. (Adnkronos Salute) - "Finalmente, dopo 20 anni, un testo condiviso sul problema dei farmaci omeopatici da portare domani in Consiglio dei ministri. Sono a repentaglio 4.000 posti di lavoro e non si può più rischiare di perdere tempo". Lo dichiara in una nota Marino Tomà, presidente del Comitato difendiamo l'omeopatia.
"Il ministero della Salute, l’Aifa, le imprese, i medici e i pazienti - spiega Tomà - hanno trovato una quadra significativa in merito all'annoso problema del rinnovo dei medicinali omeopatici presenti sul mercato dal 1995. Siamo fiduciosi del buon esito dell’accordo. Ma se così non fosse diventerebbe reale il rischio della perdita del lavoro, fra diretti ed indiretti, di circa 4.000 persone nel comparto. A questo punto dovremmo domandarci: esistono forse poteri 'oscuri' che hanno interesse a far saltare l’accordo?"
"Ci auguriamo che la sintesi trovata possa essere inserita domani nel decreto semplificazioni. Il governo Renzi, con le Ministre Lorenzin e Madia, porterà in questo modo a casa un risultato eccezionale che da 20 anni non trovava risposta”, conclude Tomà.