(Adnkronos Salute) - "Il primo tentativo in Italia di applicare lo studio della finanza comportamentale alle decisioni del singolo risparmiatore o consulente - commenta Motterlini, ordinario di Filosofia della scienza alla Vita-Salute - fornisce una prima mole di dati davvero interessanti, che già da soli possono fornire ai consulenti finanziari un importante strumento di lavoro, e agli investitori un'utile indicazione per orientare meglio le loro scelte. Ciò che è sempre più evidente infatti è la necessità che gli istituti finanziari comincino ad attrezzarsi con strumenti scientificamente robusti con cui tenere conto del ruolo giocato dai processi cognitivi, dalle emozioni e dall'irrazionalità sistematica nell'ambito delle decisioni di investimento".
"Raccogliere informazioni utili in ambito psico-finanziario nei termini di una 'mappa cognitiva/emotiva personalizzata del singolo investitore' è innanzitutto nell'interesse di quest'ultimo", conclude il docente. "E l'unico modo realistico con cui cercare di contenere la sua irrazionalità che, come confermano anche i nostri dati, si esprime in modi sistematici e pertanto prevedibili".