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Salute: campani meno longevi d'Italia, anche videomessaggi per invertire rotta (2)

05 aprile 2014 | 11.59
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(Adnkronos Salute) - In Campania, secondo i dati dell’Agenzia Regionale di Sanità, l'artrosi limita la vita quotidiana del 74% degli anziani, contro il 69% nel resto d'Italia; la mortalità cardiovascolare supera il 40%, mentre nel resto del Paese si attesta al 35%; gli over 70 con diabete sono il 20%, contro il 14% nelle altre Regioni; perfino le demenze sono più diffuse e riguardano l'8% degli anziani anziché il 5-6% come accade altrove. Il motivo di questa vulnerabilità è da ricercare nello stile di vita dei campani, che non a caso vantano il poco invidiabile primato dell'obesità infantile per colpa di sedentarietà e dieta inadeguata.

Uno stile di vita sbagliato da giovani si traduce poi inevitabilmente in cattive abitudini anche nella terza età: così meno del 30% degli anziani cammina regolarmente e la compagnia preferita per il tempo libero resta la televisione davanti alla quale il 73% trascorre non meno di tre ore al giorno. Il 67% non è mai andato al cinema, a teatro o a un concerto nell'ultimo anno e appena il 2%% si è dedicato ad attività creative o formative come corsi di inglese, computer o di cucina. Tutto questo indica che c'è ampio margine per migliorare la vita di questi anziani: camminare 20/25’ al giorno, usare il meno possibile l’ascensore, consumare frutta e verdura almeno 2 volte al giorno e mangiare pesce azzurro, limitando il consumo di carni rosse serve moltissimo ad allontanare le malattie e la disabilità.

La campagna del ministero della Salute punta a far conoscere il potere della prevenzione, il mezzo più utile, efficace e meno costoso per ridurre le patologie che affliggono gli anziani campani, sottolineando che si può iniziare a vivere meglio anche a 70 anni e oltre. "Nell'immaginario collettivo l'anziano non può fare molto per prevenire le malattie, ma non è affatto così – sottolinea Paolisso – Anche a 70 anni si può fare esercizio fisico e iniziare a mangiare sano, per ridurre la quota di patologie e i ricoveri ospedalieri ma anche e soprattutto per vivere più in salute e più a lungo. La campagna spiegherà quali attività fisiche sono consigliabili e come praticarle, come scegliere la dieta più adatta a seconda del proprio profilo di malattia, quali cibi prediligere e così via. La speranza è ottenere risultati tangibili in termini di miglioramento della salute collettiva e riduzione dei costi sanitari: se accadrà, la speranza è esportare questo modello anche nel resto d'Italia per educare alla prevenzione tutti i nostri over 70”.

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