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Salute: filastrocche e videogame allenano bimbi contro disturbi linguaggio

12 aprile 2014 | 11.56
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Milano, 12 apr. (Adnkronos Salute) - Filastrocche, ritornelli, videogame. Anche giocando è possibile prevenire i disturbi del linguaggio nei bambini, problemi che riguardano il 7% dei piccoli in età scolare. Una via "ecologica" per allenarli a una parlantina sciolta, "senza sanitarizzare" i bimbi ritenuti a rischio, viene indicata da un progetto avviato nel 2012 dall'Irccs Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), approvato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del ministero della Salute. I risultati della ricerca, che ha coinvolto oltre 700 bambini nelle scuole dell'infanzia di Lecco e Udine, vengono presentati oggi presso la Camera di Commercio di Lecco al convegno 'Una palestra per la mente: arricchire il linguaggio del bambino, promuovere la salute, ridurre le disuguaglianze'.

Il progetto prevedeva attività di osservazione precoce dello sviluppo e del potenziamento delle abilità linguistiche in un ampio gruppo di bambini di 2-3 anni, e delle abilità di attenzione visiva in un gruppo più ristretto di bimbi di 4-5 anni. Per raggiungere il primo obiettivo sono stati coinvolti 742 bambini (317 in provincia di Lecco, 425 in provincia di Udine), del primo anno di scuola dell'infanzia. Un gruppo di piccoli a rischio di disturbi del linguaggio, valutati con un semplice test di screening eseguibile dai genitori, ha partecipato a un particolare programma di allenamento: in orario scolastico, maestre formate ad hoc hanno proposto attività di potenziamento linguistico (giochi con le rime, riconoscimento di suoni, suddivisione delle parole, ripetizioni di non-parole) elaborate da Andrea Marini, ricercatore di psicologia generale all'università di Udine. I bambini a rischio di disturbi del linguaggio sottoposti al 'training linguistico' hanno mostrato migliori abilità rispetto ai coetanei a rischio che non hanno ricevuto lo stesso allenamento. Un miglioramento risultato significativo subito, a poche settimane dalla fine del percorso. (segue)

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