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Farmaci: Novartis, dati confermano efficacia e sicurezza di Lucentis

07 maggio 2014 | 18.29
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Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Risultati di nuovi studi sul farmaco per gli occhi ranibizumab (Lucentis*) sono stati presentati al congresso 2014 dell'Arvo (Association for Research in Vision and Ophthalmology), in corso a Orlando negli Usa. I dati portati a congresso riguardano le 5 indicazioni per cui il prodotto è stato approvato (degenerazione maculare senile essudativa, edema maculare diabetico, edema maculare secondario a occlusione venosa retinica centrale e di branca, e neovascolarizzazione coroideale secondaria a miopia patologica) e "sottolineano nuovamente il profilo di efficacia e sicurezza del trattamento, derivato sia dagli studi clinici registrativi sia dagli studi osservazionali condotti nel mondo reale", afferma Novartis che detiene i diritti del farmaco in tutto il mondo, esclusi gli Stati Uniti dove viene commercializzato da Genentech (gruppo Roche).

"Ranibizumab ha già dimostrato una comprovata efficacia nel ridurre la perdita della vista nell'ambito delle sue 5 indicazioni, come risulta evidente dagli esiti degli studi clinici presentati al congresso Arvo 2014", dichiara Timothy Wright, responsabile Development a livello Global di Novartis. "Il dato fondamentale è che i risultati di efficacia e sicurezza si riflettono anche nel contesto clinico relativo al mondo reale". In particolare, "i risultati provvisori a un anno di 'Luminous', studio osservazionale cross-indicazione condotto in 'real-life practice', confermano il profilo di sicurezza di ranibizumab nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa".

Oltre ai dati di Luminous, "il più vasto studio nell'ambito della retina medica attualmente in corso", evidenzia Novartis, sono stati presentati i risultati dello studio 'Comrade-B': "Indica che i pazienti affetti da occlusione venosa retinica di branca trattati con ranibizumab hanno avuto un incremento di visione significativamente superiore dopo 6 mesi rispetto a quelli trattati con desometasone".

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