(Adnkronos Salute) - Un altro timore della presidente dell'Onlus è che "passi l'idea che il malato-tipo di Alzheimer sia quello delle fasi più avanzate della patologia, come i pazienti che Berlusconi probabilmente assisterà trattandosi di anziani in casa di cura. Questi malati non possono né devono essere messi 'in piazza'", incalza. "L'immagine del paziente Alzheimer è un'altra", assicura: "E' quella di una persona perfettamente uguale a noi, che decade piano piano".
"E' vergognoso parlare di Alzheimer solo in queste occasioni. Voi stessi media, intervistandomi, non state parlando dei malati ma di Berlusconi", attacca Salvini Porro, che sul tema è stata sentita "perfino da Al Jazeera". Il direttore generale dell'Istituto Sacra Famiglia, Paolo Pigni, "ha detto che non permetterà che i servizi sociali dell'ex premier siano un'occasione per fare campagna elettorale. Ma in realtà la campagna elettorale è già in corso e l'interesse di voi media ne è la testimonianza. Non è giusto strumentalizzare il dramma della malattia. Dov'erano tutti al G8 di dicembre a Londra dedicato all'epidemia globale di Alzheimer?", chiede la numero uno della Federazione. "Non ne ha parlato nessuno, non c'era il nostro ministro, le Istituzioni dicono tanto però poi non fanno nulla".
Ecco perché, tiene a puntualizzare, "qualsiasi cosa Berlusconi possa fare di realmente utile per i malati sarebbe benvenuta". E se disponesse una donazione, se annunciasse un gesto eclatante? "Non saprei, l'importante è che finalmente si faccia qualcosa di concreto", risponde Salvini Porro. Che conclude: "Se questa fosse veramente l'occasione per accendere un faro sulla malattia e sulle condizioni dei pazienti, allora sì che sarebbe utilissimo" anche l'impegno promesso dal leader di Forza Italia.
